25 settembre 2017

Cresce la voglia di indipendentismo.



Cresce anche in Italia il numero di persone che vorrebbe separarsi dal resto del Paese. Oltre che in Veneto, la voglia di indipendenza è molto forte anche in Sardegna e Sicilia. Le più volte tentate autonomie regionali, in Italia, mirano esattamente al separatismo; separare le Regioni ricche del Nord, da quelle povere del Sud.

L’Occidente ha riconosciuto legittimo il distacco del Kosovo dalla Serbia ed oggi la Crimea si sente russa.
Referendum anche in Irlanda del Nord per decidere se continuare a far parte del Regno Unito o unirsi al resto dell’isola.

Europa: dal meridione catalano al settentrione scozzese, passando per l’Irlanda, le Fiandre giù fino all’Italia; anche in Belgio si respira aria di scissione. Così l’Europa si è trovata a dover gestire le spinte separatiste di alcune sue zone strategiche.

La tendenza è quella di un ritorno al passato e rappresenterebbe una sicura involuzione. Dopo tante peripezie ed innumerevoli guerre per formare gli attuali Stati, torneremo alle città-stato dei Sumeri, Greci, Cretesi ed Etruschi?

“Il noto filosofo napoletano Giambattista Vico1, vissuto a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, elaborò una teoria sulla storia umana assai singolare.
Egli era convinto che la storia fosse caratterizzata dal continuo e incessante ripetersi di tre cicli distinti: l’età primitiva e divina, l’età poetica ed eroica, l’età civile e veramente umana. Il continuo ripetersi di questi cicli non avveniva per caso ma era predeterminato e regolamentato, se così si può dire, dalla provvidenza. Questa formulazione di pensiero è comunemente nota come “teoria dei corsi e dei ricorsi storici”. In parole povere, tanto per non essere troppo criptici, il Vico sosteneva che alcuni accadimenti si ripetevano con le medesime modalità, anche a distanza di tanto tempo; e ciò avveniva non per puro caso ma in base ad un preciso disegno stilato della divina provvidenza.”

Da sempre nella Storia abbiamo assistito a situazioni che ci hanno ricordato precedenti periodi storici, seppur in forme diverse, con strumenti diversi adeguati al periodo, ci siamo ritrovati di fronte a manifestazioni e situazioni politiche, economiche, culturali che ci ricordavano come un ciclo si stesse per concludere e il nuovo stesse per giungere. Gli uomini però, non sono mai riusciti ad imparare dalla Storia e gli errori già commessi, tornano fatalmente a ripetersi.

Ad oggi stiamo assistendo a situazioni, tumulti, reazioni da parte del “popolo” mondiale di fronte ad un periodo che ha “tirato troppo la corda” per molte “categorie” di persone. Stiamo assistendo a forti tendenze separatiste in tutto il mondo e, senza rendercene conto, stiamo dando ragione a Vico; ma la divina provvidenza, in ciò che sta accadendo oggi non c'entra nulla, c'entra invece l'umana improvvidenza.




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