14 marzo 2012

L'INTUITO, il potere della mente.



Il senso percettivo dell'intuito viene spesso definito come:"sesto senso" ed è la più manifesta tra le capacità latenti del cervello umano, è variabile e soggettivo al pari dell'intelligenza,  non
è da confondere con Karma, Samsara o Chakra delle religioni induiste.
L'intuito è quel tipo di conoscenza immediata che non si avvale del ragionamento o della conoscenza acquisita e si inquadra nel contesto di prontezza intellettiva. Costituisce una forma di "pre-comprensione" cioè di conoscenza immediata della realtà, che interpreta pur senza indagarla. E' consapevolezza latente che viene favorita dalla rapidità ricettiva, di comprensione, associativa, e che influenza a sua volta. L'intuito stesso cioè facilita l'immediatezza di tutti questi processi, come pure la prontezza nel cogliere l'essenza delle cose, la sveltezza e l'originalità nella risoluzione di problemi, spesso supplisce a nozionismo o mancanza di dati sensibili. Definire "colpo d'intuito" il meglio conosciuto "colpo di genio" sarebbe probabilmente più corretto.

Tra i poteri della mente umana l'intuito è forse il più affascinante, ma anche uno dei meno conosciuti e compresi. E’ il lampo di intuizione, la “lampadina” che si accende improvvisamente nel cervello, facendoci apparire di colpo la soluzione di un problema, il significato di un concetto complesso, il senso profondo di una situazione, la pre-cognizione di una verità scientifica non ancora nota, il prender forma (come idea chiara e semplice) di ciò che verrà poi definito "scoperta".”

“Altro elemento importante per comprendere ciò che si nasconde dietro l’intuizione è la plasticità cerebrale, vale a dire la capacità del cervello di creare continuamente nuove connessioni, rimodellandosi anche in base l’esperienza. Il lampo di intuito è quindi anche un percorso neuronale completamente inedito, che collega tra loro in modo nuovo parti diverse e magari “marginali” del nostro cervello, comprese quelle più profonde e quindi più antiche e distanti da funzioni superiori come l’intelligenza razionale, i processi di memoria e il linguaggio.”

Per svelare l’enigma dei lampi di intuizione entra in campo una parte del cervello, il corpo calloso, i cui milioni di fibre nervose assicurano la connessione fra i due emisferi, permettendo lo scambio di informazioni. Il suo ruolo non è del tutto chiaro (ci sono casi in cui manca dalla nascita senza dare disturbi apparenti), ma con l’intuito c’entra quasi certamente: studi recenti hanno infatti indicato che nel cervello delle donne è più grande e più spesso. E le donne, anche questo è dimostrato, sono molto più dotate degli uomini del così detto intuito sociale, cioè della capacità di decodificare più o meno inconsciamente le emozioni e i segnali non verbali degli altri. Alcuni soggetti, a portata di sguardo ed intenzionalmente osservati, si guardano intorno cercando di capire chi li stia osservando, per poi distogliere, appena individuato, quasi subito lo sguardo. Esse hanno sicuramente "percepito", più che lo sguardo il pensiero. Persino pensando a qualcuno, a volte capita che questi ci chiami al telefono.
In futuro probabilmente sapremo se tale capacità è riconducibile alla sfera del "concreto" o a quella della percezione extrasensoriale, che qualcuno ritiene possa essere immaginaria.








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