La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno – nota anche come OSAS, Obstructive Sleep Apnea Syndrome , è un sotto-tipo della "sindrome
delle apnee nel sonno", caratterizzata da
ripetuti episodi di completa e/o parziale e/o prolungata ostruzione delle vie
aeree superiori durante il sonno oppure in fase di addormentamento, normalmente associati ad una riduzione della saturazione
di ossigeno nel sangue.
Ipossiemia ed ipossia non sono la stessa cosa, l'ipossiemia riguarda esclusivamente l’ossigeno
contenuto nel sangue, l'ipossia
invece, riguarda l'ossigeno disponibile a livello dei tessuti, la cui carenza
non è sempre dovuta ad uno stato di ipossiemia.
L'ipossiemia insorge quando gli scambi gassosi tra sangue e
atmosfera sono ridotti o, peggio ancora, impossibili. Una causa conseguente alla ipossiemia, sono
i risvegli notturni o la difficoltà ad addormentarsi per il disturbo noto col
nome di “apnea notturna”. La ipossiemia non è causa di disturbi soltanto del sonno, provoca disturbi anche durante la veglia.
L’ostruzione alla quale fa riferimento la definizione:
“apnea ostruttiva”, potrebbe essere dovuta anche a cause banali e non
patologiche, dovuta cioè a malformazione o successiva ostruzione parziale delle
prime vie respiratorie, che determina la quantità di aria che entra nel naso.
Per verificarlo, basta ostruire con un dito una narice per volta, inspirare aria e
valutare se l’aria in entrata è uguale per entrambi le narici, oppure da una ne
entra meno. In tal caso, l’otorinolaringoiatra saprà come ovviare a tale inconveniente.
Prima di gridare: al lupo, occorre accertarsi che ci sia il lupo. In altre parole, prima di pensare a ricorrere ad apparecchiature finalizzate alla "respirazione positiva", occorre escludere che l'apnea notturna possa essere dovuta a cause banali, non patologiche.
# postato da Andrea Arena : 5.6.16