31 maggio 2016

Migranti: l'ultima tragedia umana, anzi disumana.


Centinaia di “immigrati illegali” fuori dai confini chiusi di alcuni Stati europei, non avendo diritto ad asilo e non potendo fare richiesta per essere riconosciuti come rifugiati politici (ma anche chi ne avrebbe diritto), sono costretti a vivere nei boschi e nelle campagne circostanti senza il minimo supporto vitale, mangiano se e quando trovano cibo, dormono per terra e non dispongono di servizi igienici ne di acqua per lavarsi. Molti tra loro, troppi, hanno la scabbia, chi è malato non dispone di alcuna medicina per curarsi. Vivono, si fa per dire, peggio di qualunque animale domestico europeo, anche peggio degli animali da allevamento, persino peggio degli animali selvatici, che hanno una tana e riescono a procurarsi il cibo, i migranti no. Ma possono ancora dirsi fortunati per non essere morti per annegamento nello Stretto di Sicilia.
In questi giorni i flussi migratori sono in costante aumento, ma anche gli annegamenti per naufragio.
Intanto si fanno dibattiti e si cercano soluzioni, ma soltanto nel corso di alcuni programmi televisivi.
Se qualcuno chiedesse ad un cittadino europeo: ritiene di vivere in una società civile? Risponderebbe di si, ma è poi vero?
Ovviamente l'America, la Cina, la Russia, l'India, l'Australia ecc. si guardano bene dal farsi coinvolgere e badano di rimanere accuratamente al di fuori da questa tragedia. Sono popoli civili? Ma per nulla, la faccenda è una colossale tragedia umanitaria mondiale, nessuno dovrebbe chiamarsi fuori o ritenere: quello non è affar mio.

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