24 maggio 2016
Eutanasia e "Sedazione Terminale".
Marco Pannella, spentosi da pochi giorni, è stato sedato dai medici per
permettergli di evitare i dolori della malattia che non lo avrebbe più lasciato
vivere.
Sedazione
Palliativa degli Ultimi Giorni (SILD: palliative Sedation In the Last Days).
Viene effettuata
quando la morte è attesa entro un lasso di tempo compreso tra poche ore e pochi
giorni, secondo una valutazione del medico A questa pratica ci si riferisce
tradizionalmente con la definizione di “Sedazione Terminale”.
La sedazione terminale, però,
non ha nulla a che fare con l’eutanasia. La sedazione, è legale in Italia e viene praticata normalmente in cure
palliative; è la
soppressione mediante farmaci della coscienza quando il dolore non è
sostenibile, è un coma indotto farmacologicamente, una sorta (per capirci) di
anestesia generale.
Non è praticabile nel caso di
soggetti in coma permanente, infatti non è dato sapere se e quando potrebbe
intervenire la morte.
Non si capisce il motivo per
il quale, alcuni medici, non pratichino la sedazione terminale, soprattutto nei malati
terminali in preda ad atroci sofferenze, come nel caso di certe tipologie di
tumore, dato che in Italia è legale e rientra nelle cure palliative. Ignoranza
e disinformazione oppure malafede e menefreghismo dei medici?
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