2 febbraio 2016

Molte domande senza risposta, ma prima o poi le risposte arrivano.

Per quale motivo i dinosauri si estinsero?

Dov’è finita l’acqua di Marte?

A queste domande non è ancora possibile dare una risposta certa, tuttavia, negli ultimi anni si è aperto uno spiraglio che lascia intravvedere delle possibili risposte.

Grazie anche alle sonde automatiche, oggi del Sole conosciamo meglio le attività che ne interessano la superficie, come i flare, detti anche brillamenti solari, gigantesche esplosioni di materia coronale lanciata nello spazio alla velocità di milioni di km.
Oltre alle emissioni coronali si sono potuti osservare i super-brillamenti; l'energia rilasciata nel corso di tali eventi osservati è stata da 100 a 10 milioni di volte superiore al più grande getto coronale.  In astronomia, un super-brillamento è una violenta eruzione di materia che esplode dalla fotosfera di una stella, con un'energia equivalente a un milione di volte o più quella caratteristica dei comuni brillamenti solari, tanto potente da spazzare via, se casualmente diretta verso la Terra, atmosfera e oceani e con essi la vita stessa.
Tali eventi accadono realmente e sono già accaduti, anche se a distanza di migliaia o milioni di anni.

La Terra stessa potrebbe essere stata investita in passato da un super-brillamento che ha cancellato i dinosauri.

Un super-brillamento ancora più potente di quello che ha fatto estinguere i dinosauri, potrebbe aver colpito Marte e fatto sparire la sua acqua e forse non soltanto quella.


Ogni nuova scoperta fatta in Astronomia serve a far luce su un pezzetto di buio, perché lo spazio è buio, freddo e inospitale, nero come la pece, eppure è un immenso crogiolo di corpi incandescenti, materia, energia e vita in costante trasformazione. 





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