4 febbraio 2016

C’è sempre fermento, con l’obiettivo di tentare una possibile unificazione a sinistra.



Io, 70 anni a sinistra e quasi tutti vissuti male ed in sofferenza.

Un possibile gruppo politico della sinistra, partirebbe già con uno svantaggio non da poco: il confronto .... che divide. Questo non accade ad altri. Nel PD, PDL, M5S ecc. uno decide e gli altri, da bravi gregari eseguono. Dal punto di vista della democrazia interna, il confronto neppure si pone, però, non sempre la democratica apertura che porta al dialogo, sfocia nel confronto costruttivo, spesso ci si incorna sul proprio punto di vista e ciò che in partenza era confronto, rischia di trasformarsi in scontro, se non addirittura in scissione. L'errore nasce all'origine e per un modo di porsi profondamente sbagliato: non si ascoltano altri punti di vista per poter modificare il proprio ma per affermarlo. Fino a che si continuerà a commettere questo stesso errore, che in realtà non è esclusivo delle sinistre, nessun soggetto politico riuscirà a rimanere coeso per il tempo necessario a produrre un reale cambiamento.


Si scrive "politica", ma si legge: voglio comandare io.

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