11 gennaio 2016

Il più grande mistero.












Sicuramente non esiste uomo che non si sia chiesto se la vita possa avere un senso, un preciso significato, una motivazione che ne giustifichi l’esistenza, ad esempio sul genere “catena alimentare”. Per quanto possa sembrare feroce e disumana, la catena alimentare del regno animale sembra avere una giustificazione: il grande mangia il piccolo per poter soddisfare il bisogno di alimentarsi; così avviene sia tra pesci che animali terrestri. Ma l’uomo? Per sua natura non pratica il cannibalismo, non come il resto del regno animale, che fagocita da vivi altri animali; l’uomo alleva taluni animali per ucciderli e mangiarne la carne dopo morti, oppure sfrutta ciò che essi producono, ad esempio il latte. Stessa sorte per i vegetali, vengono utilizzati dagli animali, uomini compresi, per alimentarsi. Sembra evidente che gli uni siano propedeutici per il sostentamento degli altri. Ciò non spiega però il mistero dell’esistenza umana. Non appare alcuna motivazione logica che possa giustificare tutto ciò, in altre parole che possa dargli un senso logico comprensibile.

Anche la progenie, negli esseri viventi, sembra non avere altro fine che perpetuare la specie, ma non si capisce bene il motivo per il quale esiste.
L’intelligenza umana, consente  di modificare l’ambiente e manipolare tutto ciò che circonda gli uomini al fine di migliorane le condizioni di vita, che rimane comunque fatalmente a termine.
La vita umana segue un preciso progetto, oppure è frutto di casualità? Non è dato saperlo e questo rende la vita misteriosa come tutto ciò che circonda l’uomo. Il grande calderone dell’universo assomiglia ad un gigantesco caleidoscopio, dove il moto trasforma continuamente l’apparenza ma la sostanza rimane invariata.
Il genere umano cerca continuamente di capire ciò che osserva, scandaglia lo spazio e la materia, ma più sa e meno capisce; assomiglia ad una formica intelligente, che per quanto riesca a dare una spiegazione a ciò che osserva, non saprà mai che lo spazio è pressochè infinito e che esistono oggetti a milioni di anni luce di distanza.

Si dice: “chi cerca trova”, sicuramente non l’uomo, per quanto possa cercare, non troverà mai “la fine” o il significato ultimo delle cose; è molto probabile che che la fine non esista e neppure che le cose abbiano un significato che ne giustifichi l’esistenza. Alcuni oggetti, posti sull’acqua galleggiano, lo fanno per motivi fisici comprensibili, ma senza un preciso perché, lo fanno e basta; oltre, non riusciamo ad andare.
Talvolta nella vita, a causa di malattie o di altro, le condizioni fisiche non sono tra le migliori, ma poi tutto passa, ed è questo ciò che realmente conta: vivere ! Se è vero, come è vero, che la vita è breve, occorrerebbe viverne ogni suo istante e bandire l'ozio e la noia; non c'è nulla che possa sostituire la gioia di sapere di essere vivi e di stare vivendo il sogno della vita. Ama la vita e lei amerà te.

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