13 dicembre 2015

Giudizi nei siti preposti sul cibo preparato.

Dare giudizi obiettivi sul cibo non è cosa facile e non è da tutti farlo correttamente.
Giudicare il cibo gustato in un locale non sempre rivela le capacità oggettive di chi lo fa, molto dipende dallo stato d'animo con cui ci si mette a tavola.
Se si è sereni ed in buona compagnia anche i piatti senza pretese e piuttosto banali vengono giudicati: cucina popolare, semplice ed alla portata di tutti. Se si è mal disposti, quegli stessi cibi vengono definiti scialbi e senza carattere. Sarebbe necessario sedersi al tavolo senza preconcetti e senza giudizi negativi o positivi, conseguenti all'aver osservato gli arredi del locale più o meno eleganti, l'arredo è si importante, ma di sicuro non va nei patti; occorrerebbe sgombrare la mente dagli stati d'animo del momento ed imporsi di essere massimamente obiettivi. La tal cosa non è affatto facile, sono pochi coloro che riescono (riusciamo) a farlo concretamente.
Stesso dicasi per il conto pagato, se si è mangiato bene e con buona soddisfazione del palato, si è meglio disposti ad accettare un conto piuttosto salato; se si dovesse rimanere insoddisfatti, quello stesso conto verrebbe giudicato: un salasso. Il più delle volte si paga per come si mangia, non esiste pagare 5 Euro per ostriche e champagne in un locale elegante, ma è possibile pagarne 40 per un pranzo modesto, basta includere sul conto servizio, coperto ed Iva ed il gioco è presto fatto.
Come recensore super di livello 6 su Tripadvisor, ho un consiglio da dare ai lettori di quel sito: non lasciatevi incantare dalle recensioni che dicono mirabilie di un locale, chi ne ha poche, spesso è parente o amico del gestore; puntate invece sul giudizio non interessato di recensori super di sesto livello, solitamente sono giudizi obiettivi e non interessati, quindi credibili ed imparziali.
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11 dicembre 2015

Punto debole e punto di forza.




Il punto debole di ogni uomo consiste nell'avere paura della morte. Pur essendo relegato nel profondo dell'inconscio, il terrore che la morte cancelli definitivamente la propria esistenza ha condizionato da sempre il comportamento umano.
Il punto di forza di tutte le religioni è la promessa che ci sia una vita oltre la morte. Per potere accedere a questa seconda vita, occorre comportarsi "correttamente" durante la prima. Quasi nessun uomo si comporta correttamente durante la propria vita, cercando di ottenere per se quanto più può, lecitamente o illecitamente, dimostra di non essere molto convinto che esista realmente la seconda vita dopo la morte.
Che esista o meno una seconda vita comporterà un dibattito infinito, ma fino a qui poco male, diventa tutto tragico quando intervengono comportamenti di fondamentalismo religioso. Il fondamentalismo è sinonimo di fanatismo religioso o di violenza sacra; è già successo e continua fino ai giorni nostri.
Seguendo uno schema puramente logico, i nemici naturali delle religioni monoteiste dovrebbero essere gli atei; invece no, ogni fondamentalismo religioso individua "il nemico" nelle altre religioni monoteiste, pur credendo tutte in un unico Dio.
Altro aspetto comune alle due maggiori religioni: la cattolica e la musulmana, è la convinzione che semplicità di vita ed onestà intellettuale rappresentino le strade maestre che conducono alla cosiddetta: salvezza dell'anima; nonostante tale convinzione, la religione cattolica ha sede e potere nello Stato Vaticano, le cui  immense ricchezze sono note. La religione islamica non ha una sede unica e neppure un suo unico rappresentante omologo del Papa, ma nel Medio Oriente i pozzi di petrolio sono in mani islamiche, anche fondamentaliste.
I genitori educano i loro figli soprattutto dando l'esempio attraverso il loro stesso comportamento;  c'è da chiedersi con quale diritto i rappresentanti delle due maggiori religioni pretendano rispetto se il loro comportamento è, a dir poco, discutibile.

Volendo accettare l'idea dell'esistenza dell'anima, la vita dell'anima non avrebbe nulla in comune con la vita fisica, neppure la soggettività, sarebbe simile ad una sorta di reincarnazione, accettando di reincarnarsi in qualcosa di totalmente diverso: alieno; sarebbe come il bruco che si trasforma in farfalla e che alla fine muore. Non si capisce il motivo per il quale tutti ci tengano tanto ad avere l'anima, che viene definita immortale, ma questo sarebbe tutto da dimostrare, dopo aver dimostrato che l'anima esiste realmente. Ipotesi su ipotesi, una bella favola ! 

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