28 ottobre 2015

Benvenuto/a nel blog di Andrea Arena (alias Renzo): C'è un buco nero all'origine del nostro universo ?

Benvenuto/a nel blog di Andrea Arena (alias Renzo): C'è un buco nero all'origine del nostro universo ?

C'è un buco nero all'origine del nostro universo ?





Tale ipotesi appare per nulla pellegrina, è difficile immaginare la singolarità del Big Bang nata dal nulla.
<< Gli astronomi ritengono che anche la nostra Galassia contenga al suo centro un buco nero supermassiccio, in direzione della radiosorgente Sagittarius A*, a 26.000 anni luce dal sistema solare.
La stella S2 segue un'orbita ellittica con un periodo di 15,56 ± 0,35 anni ad una distanza media di 134,6 UA (17 ore-luce). Dal moto di S2, la massa dell'oggetto viene stimata in 4,1 milioni di masse solari. Il raggio dell'oggetto centrale deve ovviamente essere inferiore a 17 ore luce, altrimenti S2 entrerebbe in collisione o ne verrebbe lacerata dalle forze di marea. Misure recenti indicano che il raggio dell'oggetto non sia superiore a 6,25 ore luce, cioè all'incirca l'orbita di Urano.
Solo un buco nero ha una densità sufficiente per stivare 4,1 milioni di masse solari in un tale volume di spazio. L'Istituto Max Planck di fisica extraterrestre e l'UCLA Galactic Center Group hanno fornito la più forte evidenza che Sagittarius A* sia la sede di un buco nero supermassiccio, basandosi sui dati dell'ESO e dei telescopi Keck. La massa calcolata risulta appunto di 4,1 milioni di masse solari, pari a circa 8,2 × 1036 kg.
 I risultati, pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society (MNRAS), suggeriscono che i buchi neri supermassicci esibiscono fasci di radiazione X quando la loro corona che li circonda, costituita da particelle estremamente energetiche, viene espulsa dal buco nero. >>
Dalle osservazioni e conseguenti considerazioni fatte dagli scienziati circa i buchi neri supermassivi, si potrebbe dedurre che, nel corso della loro evoluzione, possano esistere due diversi "momenti critici" rispetto alla massa.
Al raggiungimento della prima quantità di massa critica, con conseguente aumento dell'enorme forza gravitazionale generata, il nucleo attrarrebbe violentemente  il disco di accrescimento e, successivamente, espellererebbe violentemante verso l'esterno la corona, come si evince dalla gigantesca emissione di radiazione X  osservata; analogamente a ciò che avviene in seguito alla caduta di un oggetto dentro l'acqua, che si richiude sull'oggetto stesso schizzando verso l'esterno.
La seconda quantità di massa critica, una volta raggiunta, potrebbe generare l'esplosione del buco nero supermassivo, potrebbe essere accaduto quando si è generato il Big Bang.
Gli anzidetti 2 fenomeni concorderebbero con l'ipotesi di "continua trasformazione" di materia-energia che genera spazio-tempo, l'ipotesi che sta alla base del "concetto di esistenza", ovvero: per potere esistere deve esserci trasformazione continua.
Alcuni oggetti massivi presenti nello spazio, collassano e formano buchi neri, quelli supermassivi si accrescono attraendo dall'esterno materia ed energia fino ad esplodere creando nuovi universi (Big Bang), tale circolo virtuoso potrebbe perpetuarsi all'infinito.
A questo punto la domanda è: quanti universi potrebbero esistere?


26 ottobre 2015

SCANDALOSO: L’Italia non ha nessun debito pubblico – anzi e’ in credito di oltre 1000 miliardi di euro.


Facendo due conti molto semplici potremmo accorgerci di un’anomalia piuttosto bizzarra nel computo del famigerato debito pubblico italiano. La cosa richiede una certa concentrazione e la ferrea volontà di capire a fondo cosa diavolo sia questo ”debito”, che tutti abbiamo nel groppone, che però nessuno di noi ha mai contratto ma che dobbiamo, per misteriosi motivi, ripagare interamente con le …… nostre tasche e con il nostro lavoro.
Il debito pubblico non è una cosa da poco in quanto è la causa principale del costante aumento della pressione fiscale nel nostro Paese. Persino nel 2014, anno della ”finta ripresina” con i bluff economici del governo Renzi, le tasse sono aumentate comunque dello 0,2%, arrivando alla soglia record imbattuta del 44% (senza contare le tasse indirette come l’IVA, le accise sui carburanti o le imposte sui beni come il bollo auto, l’IMU, il canone RAI ecc… che fanno schizzare il totale dei balzelli da pagare allo Stato a ben oltre il 68% del proprio guadagno!).

Ma procediamo con ordine e cerchiamo di capire cos’è il debito pubblico e perchè aumenta sempre.
Come funziona, economicamente parlando, una Nazione o un Gruppo di Nazioni?
Immagina, per semplicità, che una Nazione sia rappresentabile come una piramide divisa in tre fasce: la punta, in alto, è il Governo. La fascia centrale sono gli ”statali”, ovvero tutti quei soggetti che vengono pagati direttamente dal Governo, mentre la terza fascia (la base della piramide) sono i privati cittadini, le aziende private, i negozi, i commercianti ecc…
Il denaro ”filtra” dall’alto verso il basso, per poi tornare in cima attraverso le tasse.
In altre parole, i soldi, all’interno di una Nazione (o di un gruppo di Nazioni) devono circolare, ovvero devono partire dal punto ”A”, girare di tasca in tasca stimolando la produzione di beni e servizi, e ritornare poi nel punto ”A” per ricominciare il giro.
Il punto ”A” è il posto dove il denaro viene creato dal nulla, oppure ricliclato dalle tasse, per essere reimmesso in circolazione: esso prende comunemente il nome di ”Banca Centrale”. In uno Stato ”normale” la Banca Centrale dovrebbe essere di proprietà dei cittadini, ovvero statale.
Facciamo un semplice esempio pratico: al Governo Italiano servono 1000 euro per pagare gli statali. Si fa quindi ”prestare” i 1000 euro dalla Banca Centrale e li immette nel sistema pagando insegnanti, impiegati, medici ecc…
Gli statali spenderanno, successivamente, quei 1000 euro acquistando beni e servizi dalla base della piramide, cioè dai privati cittadini, che sono gli unici soggetti in grado di creare ricchezza vera nel Paese; faranno la spesa, andranno dal barbiere, si compreranno da vestire ecc… Così facendo, però, la massa monetaria totale circolante della base (cioè dei privati) aumenterà di 1000 euro generando un rischio di inflazione. Il governo interverrà quindi con le tasse, recuperando dai privati, l’anno successivo, quei 1000 euro immessi nel sistema e restituendoli alla Banca Centrale, annullando così di fatto il debito contratto l’anno prima. E, a questo punto, il ciclo può ricominciare e la Banca Centrale può riprestare i soldi al Governo!
Semplice, no?
Ma, c’è un ma (anzi, due) grandi come una casa che rovinano di fatto questo efficiente meccanismo di creazione/sparizione del denaro: gli interessi sull’emissione di nuova moneta e la proprietà della Banca Centrale.
Nella realtà, infatti, la Banca Centrale NON E’ di proprietà dei cittadini ma è di fatto un ente PRIVATO, di proprietà del sistema bancario, con diverse quote (preferiamo non scendere nei dettagli per non creare confusione. Scrivi B.C.E. su Wikipedia e capirai da te!).
Cosa accade quindi, VERAMENTE, quando un Governo ha bisogno di soldi per pagare gli statali? Attenzione perchè l’imbroglio è tutto qui, ed è anche molto semplice da capire, se spiegato bene.
Quando il Governo italiano ha bisogno di denaro per pagare i servizi statali DEVE rivolgersi al sistema bancario PRIVATO e farseli prestare, non potendo esso CREARSI IL DENARO DA SE in quanto ha ceduto (senza il consenso dei cittadini) la facoltà di battere moneta alla B.C.E., e quindi al sistema bancario privato europeo a cui la B.C.E. appartiene.
Il problema sono GLI INTERESSI sul prestito, che NON DOVREBBERO ESISTERE perchè MATEMATICAMENTE IMPAGABILI.
Facciamo l’esempio di prima, riveduto e corretto con ciò che accade realmente oggi:
L’Italia ha bisogno di 1000 euro per pagare gli statali. Chiede quindi un prestito ad una banca privata, che glielo concede con un 5% di interessi. Il Governo prende i 1000 euro, paga gli statali i quali spendono il denaro presso i privati facendo aumentare la massa monetaria dei privati di 1000 euro.
L’anno dopo, però, il Governo si trova di fronte ad un problemino matematicamente irrisolvibile: non deve restituire 1000 euro, ma 1050, ovvero i 1000 che si è fatto prestare l’anno prima + i 50 di interessi.
Quei 50 euro in più, però, non esistono perchè non sono mai stati creati! Se ricordi bene, la banca che ha prestato allo Stato 1000 euro ne ha creati solo 1000 ed il Governo italiano non può battere moneta, creando quei 50 euro in più, perchè ha ceduto la propria sovranità monetaria.
Cosa fare allora? Le soluzioni sono solamente 2!
1) Se lo stato ha un’economia avviata, come aveva l’Italia fino a qualche anno fa, può andare a prendere quei 50 euro dalle tasche dei privati cittadini aumentando le tasse ed impoverendoli un po’. Infatti, nei numeri, lo Stato ha IMMESSO 1000 euro nel sistema e ne ha prelevati 1050. Il debito viene saldato, ma la massa monetaria totale circolante cala.
2) Se le tasse sono già elevate, il Governo può FARSI PRESTARE dal sistema bancario PRIVATO nuovo denaro (carico anch’esso di interessi che non esistono) per pagare gli interessi dell’anno precedente ed aumentando così debito pubblico.
Insomma, per farla breve, se all’atto dell’emissione di nuova moneta essa viene prestata ad uno Stato con degli interessi allegati, quello Stato sarà costretto ad aumentare le tasse o ad aumentare il debito pubblico. Non se ne scappa! E’ matematico.
L’interesse sull’emissione di moneta è IL MALE ASSOLUTO DELLA NOSTRA ECONOMIA! Esso non è INDISPENSABILE, anzi non serve proprio a nulla! Ri-anzi, è dannoso e mette le Nazioni in ginocchio di fronte al sistema bancario perchè, ovviamente, sono indebitate e impossibilitate a saldare il tutto! Ecco che le banche possono dettar legge sugli Stati schiavi, di fatto, di un debito artificiale ottenuto anche grazie all’aiuto di un Governo complice che non si sogna nemmeno di mettere in discussione il sistema!
Ed ora viene il bello. Ce la fai a reggere altre 4 righe? :-)
L’Italia ha pagato, dal 1980 ad oggi, oltre 3000 miliardi di euro DI SOLI INTERESSI! Il Debito Pubblico italiano è di 2000 miliardi. Se iniziassimo a considerare ILLEGALI gli interessi sull’emissione di nuova moneta (semplicemente perchè IMPAGABILI, frutto di un’evidente TRUFFA volta a rendere uno Stato INSOLVENTE e quindi RICATTABILE), ci accorgeremmo che non solo abbiamo GIA’ PAGATO TUTTO IL NOSTRO DEBITO, ma che siamo addirittura IN CREDITO DI 1000 miliardi dal sistema bancario privato!
Basterebbe un semplice cambio di paradigma, guardando la cosa dal lato giusto!

24 ottobre 2015

QUELLO CHE NESSUNO AL MONDO HA IL CORAGGIO DI MANIFESTARE APERTAMENTE.


Alcuni anni fa, l'Europa era al massimo del suo splendore. Le economie, i prodotti industriali e le esportazioni di Germania, Spagna, Francia ed Italia (nonostante il forte debito pubblico italiano) andavano alla grande e l'Euro era addirittura più forte del Dollaro. I prodotti Made in Italy, nonostante i forti dazi imposti per l'importazione, avevano invaso gli Stati Uniti d'America: alta moda, borse, scarpe, pasta, parmigiano formaggi e salumi, ma anche automobili, altri generi di lusso e di specializzata manifattura artigianale, erano molto richiesti.
Rispetto all'Euro ed all'Europa, che intanto aveva aperto a numerosi altri mercati, l'America stava perdendo velocemente terreno, fu allora che inventò i derivati finanziari, che macinavano più profitti a Wall Street e che si diffusero velocemente. I derivati sono una cervellotica trovata borsistica che punta, come tutte le scommesse, ad indovinare cosa accadrà in futuro. A chi comprava titoli di stato il venditore gli faceva acquistare anche un derivato. Alcuni dei prodotti derivati più complessi erano quelli che dettero origine alla crisi dei mutui subprime. Qualunque stupido, se uno guadagna 100 e deve pagare 120, avrebbe intuito come sarebbe andata a finire, è successo il prevedibile imprevisto: alla fine della storia, tutte le banche del pianeta avevano in pancia derivati, quale più e quale meno. Fu così che è esplosa la crisi finanziaria mondiale (che guarda caso partì proprio dall'America) e che mise in ginocchio tutti gli Stati, anche l'America. Chi aveva maggiori risorse per uscire prima degli altri dalla crisi, fu proprio l'America e lo vediamo nei fatti di oggi; l'America si è risollevata dalla crisi, mentre l'Europa e L'Euro sono nelle peste.
Accadde tutto per caso o fu una scommessa americana, con nessuna garanzia di riuscita ma con qualche probabilità di successo? E' mai possibile che a nessuno sia mai venuto in mente tale sospetto?
L'america ha vinto la scommessa, mentre l'intero pianeta è in forte sofferenza. Nei paesi più deboli la classe media si è impoverita, le classi abbienti si sono rinforzate, i poveri sono enormemente aumentati e stanno piangendo lacrime di sangue; persino la fortissima economia cinese ha dovuto pagare pegno, lo ha fatto in ritardo perchè ha le spalle larghe. L'economia americana oggi cresce progressivamente avviandosi verso un futuro migliore .... e da sola.
Le scommesse, derivati compresi, sono un infelice parto della fantasia statunitense, un gioco stupido se applicato in borsa, non per nulla si dice: "giocare in borsa", si continua a non distinguere un gioco da una cosa seria lanciano sfide planetarie finalizzate al proprio interesse. A giocare col fuoco si finisce per bruciarsi, è un fatto di tutta evidenza, a pensar bene alla "creduloneria"mondiale ci sarebbe di che inorridire.


GLI STRAORDINARI EFFETTI DELL'ACIDO GLICOLICO SULLA PELLE E SUL CUOIO CAPELLUTO.




L'acido glicolico (o acido idrossiacetico) è un acido carbossilico,  strutturalmente è il più piccolo appartenente alla classe degli α-idrossi acidi (composti che contengono sia un gruppo carbossilico, sia un gruppo ossidrile). L'acido glicolico viene estratto dalla canna da zucchero, dalla barbabietola e dall'uva immatura; un altro idrossiacido: acido cogico (in inglese kojic acid), viene estratto dal cacao ed ha azione più blanda. La caratteristica peculiare del glicolico è il basso peso molecolare: massa molecolare (u)76,05 g/mol, le molecole hanno quindi l'eccellente capacità (molto rara in verità) di penetrare il derma fino allo strato più basso. Quando viene applicato sulla pelle l'acido glicolico reagisce con lo strato epidermico superiore, indebolendo le capacità leganti dei lipidi che mantengono unite fra loro le cellule epiteliali morte. Tale proprietà porta quindi alla rimozione dello strato più esterno di pelle consentendo alle cellule morte di esfoliare (desquamazione), facendo affiorare gli strati inferiori più sani, brillanti, di miglior aspetto e di colorito roseo. Soluzioni con concentrazioni di acido glicolico fino al 40% vengono impiegate dagli estetisti e dell'80% (che è la concentrazione massima ottenibile) dai dermatologi. La principale differenza di risultato riscontrabile nell'utilizzo pratico di queste due diverse concentrazioni (40% ed 80%), risiede nel tempo di posa sulla pelle da trattare e nelle reazioni irritative prodotte, minore nel primo caso e maggiore nel secondo, i benefici sono identici in entrambi i casi. Il tempo di applicazione viene determinato utilizzando il contasecondi; il potere irritativo è trascurabile con concentrazione del 40% ma molto accentuato in quella all'80%. Per chiarire ulteriormente tale concetto, occorre dire che l'acido glicolico al 40% necessita di un tempo di posa (in secondi) maggiore, mentre quello all'80%, minore di circa la metà, il risultato finale è identico, varia soltanto il numero di applicazioni, almeno doppie con acido al 40%. Nel primo caso, lo ripeto, l'irritazione della pelle è contenuta e può essere facilmente controllata, usando la concentrazione massima dell'80% la reazione della pelle è violenta, richiede una perfetta competenza specifica nel mettere in atto le conosciute azioni atte a scongiurarne gli effetti indesiderati.
La caratteristica maggiormente interessante dell'acido glicolico, è quella di stimolare i fibroblasti, cellule del derma e parte intermedia della pelle umana, il loro incremento consente un ispessimento del derma fino al 30- 50%. Pochissimi lo sanno, ma tale peculiare caratteristica consente di ottenere buoni risultati nei processi di diradamento del cuio capelluto, dove l'assottigliamento del suo strato corneo ha come effetto diretto lo schiacciamento della papilla dermica del capello e del capillare che la nutre, con conseguente e progressiva perdita dei capelli; le indagini specifiche mostrano infatti che nei processi di diradamento la maggior parte dei capelli si trova nelle fasi telogena e catagena (stasi e caduta) e pochi nella fase anagena (sviluppo e crescita). Nei casi di diradamento dei capelli, l'applicazione di acido glicolico sul cuio capelluto, a bassissimo e ben preciso dosaggio, è possibile, ma andrebbe fatta con lozioni specifiche ed appositamente preparate da "veri" specialisti in materia.
 Va specificato che nei diradamenti dovuti a fattori androgenici, fino ad oggi non sono stati scoperti rimedi. L'Alopecia androgenetica (anche conosciuta come calvizie) è una tipologia di perdita di capelli dovuta ad una miniaturizzazione del follicolo pilifero di tipo androgenetico. Fattori sia genetici che ambientali giocano un ruolo, e diverse eziologie rimangono sconosciute.

Nome IUPAC: acido 2-idrossietanoico.
Nomi alternativi: acido idrossiacetico AHA

23 ottobre 2015

PRIMO: NON UCCIDERE !





"Taser" è il nome della pistola elettrica che immobilizza; un’arma che anziché utilizzare i proiettili ricorre a una scossa elettrica per rendere innocuo un aggressore o un violento. Non lo uccide, non lo ferisce, ma lo immobilizza, lo stordisce. Gli impedisce di continuare a portare avanti qualsiasi azione (illegale o pericolosa, si presume) stia compiendo.
Dalla pistola partono due piccole sonde simili a comuni freccette attaccate a un filo che trasmettono un segnale elettrico non appena entrano in contatto con il corpo. Va bene sia la pelle nuda che i vestiti, l’importante è che entrambi i dardi tocchino il bersaglio, altrimenti la pistola è inefficace. Le freccette hanno una gittata variabile fino a circa 10 metri, consentendo di agire anche a una certa distanza, senza avvicinarsi troppo al bersaglio e rischiare di essere colpiti o aggrediti. Sono alimentate da due batterie al litio identiche a quelle utilizzate, per esempio, per i flash delle fotocamere. Toccare una classica pallina sull’albero di Natale trasmette al corpo l’intensità di 1 ampere, la corrente «sparata» da un’arma Taser è di 0.0021 Ampere. La differenza, vale la pena ripeterlo, sta nella brevissima distanza degli impulsi che provocano l’effetto di immobilizzare il corpo. Impulsi innocui, secondo la letteratura dominante.    
E' pericolosa? I produttori e più di 100 studi indipendenti dicono di no. Cento flash di una fotocamera valgono 110 mila impulsi di una pistola elettrica. Il punto è che questi impulsi, sebbene non potenti, per essere efficaci devono essere molto ravvicinati tra loro. Sono di bassa intensità ma hanno un ritmo di uno ogni circa 5 microsecondi. È una specie di mitraglia.
Già la usano quasi 17 mila agenzie e forze di pubblica sicurezza sparse in più di 100 Paesi (Stati Uniti in testa), senza contare i civili per cui esistono modelli ad hoc in genere meno potenti. In circolazione ce ne sono molte migliaia di esemplari. In Italia è quasi sconosciuta, ma il cinema ci ha insegnato, almeno visivamente e in modo intuitivo, come funziona.  La pistola elettrica taser, grazie a un emendamento al decreto stadi e a un primo ok incassato dalla Camera potrebbe essere usata in via sperimentale dalla polizia. E, col tempo, diventare una presenza fissa nel kit di difesa degli agenti.
Altra categoria di oggetti  finalizzati all'autodifesa, a bassissimo costo, sono gli "storditori elettrici", funzionano anche con   batterie ricaricabili, le stesse utilizzate da apparecchi di uso comune.
La vendita di pistole Taser è vietata in Italia, ma su ebay si possono acquistare "storditori a contatto" a partire da 20 Euro.  Su internet si trovano in vendita buone pistole taser, costano intorno a 350 Euro ed hanno portata che va da 5 a 10 metri.   

17 ottobre 2015

Il sonno e l'igiene del sonno.

Tra i suggerimenti reperibili sul web per la corretta igiene del sonno, mancano le indicazioni sul letto e  le sue componenti. Penso che si sia saltato a piè pari il componente fondamentale per favorire il buon sonno: il letto!  
Già da tempo avevo posto particolare attenzione alla "ergonomia", quella scienza che si occupa dello studio dell'interazione tra individui e tecnologie.
La configurazione di un oggetto è la risultante della sua struttura e della disposizione delle parti. La configurazione del supporto sul quale appoggia il corpo durante il sonno, può determinare la buona funzionalità dell'intero organismo ed il modo migliore per godere di un buon sonno! Nessuno lo sospetta, nessuno ne ha contezza; per quanto la mia precedete affermazione possa apparire "improbabile, ne ho la certezza.
Ho apportato 2 piccole modifiche al mio letto matrimoniale, per il momento soltanto dal lato sul quale dormo.
Premetto che uso la rete a doghe di legno, il tipo più comune, un buon materasso in poliuretano a rigidità medio alta con sopra il topper in memory foam spesso 5 cm. , anche il cuscino a saponetta, è in memory.
Ho impiegato 10 bacchette di legno di dimensioni 80x5x0,5 cm. (lunghezza, larghezza, altezza), le ho acquistate (legate a mazzetto) per pochi Euro da Leroy Merlin.
Ne ho posizionato 5 sulla rete a partire dalla zona piedi, equidistanti tra loro; più 3, sempre equidistanti, trasversalmente e negli ultimi 80 cm. sempre dal lato piedi, in modo da sollevare il materasso di qualche cm. Ho posto le ultime 2 bacchette sopra quelle preesistenti, esattamente in corrispondenza della zona lombare.
I risultati hanno dell'incredibile: non mi alzo più di notte per andare in bagno; è sparito anche il minimo sintomo di mal di schiena; mi addormento più rapidamente e dormo un sonno profondissimo ed ininterrotto fino al mattino.
Per mia abitudine mi addormento e dormo nella posizione "di fianco", la configurazione descritta mi ha permesso: di posizionare la spalla ed il bacino sopra una "zona" sufficientemente cedevole, al fine di non creare possibile indolenzimento a quelle due parti del corpo maggiormente sollecitate nell'appoggio; di consentire alla zona lombare un appoggio opportuno e che non la comprima; la respirazione (evidentemente) facilitata; la mancanza di compressione sugli organi interni, specialmente la vescica e di conseguenza la prostata.
Ho effettuato le modifiche descritte già da qualche settimana, i risultati così ottenuti si sono evidenziati immediatamente, sin dalla prima notte.
Ho il fondato sospetto e sufficienti motivi per ritenere che la difficoltà nel prendere sonno, il sonno agitato, i frequenti risvegli notturni, la difficoltà a riprendere sonno e persino lo stesso russare, possano in buona parte dipendere dal letto.
Bastano pochi Euro per l'acquisto delle bacchette di legno e qualche minuto di tempo per posizionarle. Provare per credere!
E' intuitivo che tutti i componenti del letto debbano essere simili, se non proprio uguali, a quelli descritti, diversamente tutto l'ambaradan della precedente descrizione potrebbe rivelarsi inutile, oppure ottenere risultati parziali rispetto a quelli ottimali da me descritti ed ottenuti.




11 ottobre 2015

RISOLVE L'ACNE

Il suo nome è: "acido azelaico" si presenta sotto forma di piccole scagliette di cristallo bianco difficilmente solubili, per utilizzarlo deve prima essere ridotto in polvere.



Se correttamente applicato sulla pelle, meglio la sera prima di andare a letto, in poche ore dissolve i comedoni dell'acne.


Si può tentarne il reperimento presso le farmacie omeopatiche; chiedere se sono disposti a preparare una crema base al 3 o 4 % circa di azelaico (dosaggio empirico ma già sufficientemente efficace).


Per scongiurare eventuali, anche se improbabili, proplemi di allergia al prodotto, è consigliabile fare prima una prova mettendone una piccola quantità all'interno del gomito.


Applicando piccole quantità di crema direttamente sui comedoni dell'acne si potrà osservare un leggero rossore o avvertire un lieve pizzicorio perfettamente sopportabile, se dovesse diventare troppo fastidioso rimuovere la crema sciacquando con acqua.


La crema può essere applicata, come trattamento preventivo ed in leggero strato, sulle zone notoriamente soggette all'acne. Ha un lieve effetto schiarente.


In farmacia si trovano prodotti antiacne all'acido azelaico, quelli che conosco hanno una caratteristica in comune: hanno dosaggio basso, quindi sono poco efficaci; ciò appare strano, è l'azelaico normalmente è ben tollerato anche a dosaggio molto maggiore  (non è un parere medico ).


Un produttore di cosmetici, alcuni anni fa, è riuscito a rendere solubile l'acido azelaico ed ha messo in commercio una crema molto ben formulata ed altrettanto efficace. 



E' sempre opportuno sentire prima il parere del medico.


Questo post non è stato redatto da un medico, non rappresenta una indicazione di cura o prescrizione, è a  titolo informativo e divulgativo.


10 ottobre 2015

L'ITALIA LACERATA.

Dove pensate che vada un Paese che ha, nel suo Parlamento attuale, lo abbiamo visto tutti in TV, parlamentari che hanno fatto gesti sessisti, mentre un altro ha detto alle sue colleghe: siete ....... (mi vergogno quasi a scrivere il termine, è un atto sessuale compiuto col la bocca); dove l'attuale Sinodo sulla famiglia, formato da Vescovi della Chiesa Cattolica, ovvero uomini che hanno scelto di non formare una famiglia loro, discutono e danno giudizi sulle famiglie degli altri; dove partiti e movimenti politici, che prima provavano a silurare gli avversari politici, oggi silurano ed affondano uomini di spicco al loro interno; dove gli stessi partiti e movimenti politici si attivano per fare le pulci, sin da subito da appena eletti, agli uomini di altri partiti che ricoprono cariche pubbliche, per delegittimarli e metterli in cattiva luce di fronte all'opinione pubblica; dove diversi anni fa, alla vigilia di una sentenza, sono state pubblicate foto del magistrato che stava per emetterla, evidentemente scomodo, ridicolizzandolo per i calzini celeste che indossava, mentre nello stesso periodo trapelavano voci su magistrati discussi; dove ancora oggi sentiamo uomini politici parlare di compravendita di deputati e senatori; dove "mafia capitale" ha fatto perdere, ancora una volta, la faccia all'intero Paese, già noto per avere esportato mafia in mezzo mondo; dove la Consulta ha emesso la sentenza nella quale si leggeva che i parlamentari, allora in carica, erano stati eletti con legge elettorale incostituzionale, che infatti la stessa sentenza ha annullato, ma che gli stessi erano legittimati a governare; dove nel recente passato un alto magistrato di una sezione della Cassazione, annullava regolarmente tutti i processi per mafia di sua competenza; dove un leader della sinistra, che ha assunto la carica di Presidente del Consiglio senza essere stato eletto, sta smontando uno ad uno tutti i temi cari alla stessa sinistra e pretende di cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza per approvare provvedimenti e disegni di legge su questo tema; dove la "decretazione" è diventata prassi per far passare leggi-immondizia; dove si continuano ad assegnare appalti pubblici senza gara d'appalto; dove in passato il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa si è visto rifiutare la collaborazione di un alto ufficiale dei carabinieri di Palermo, alla viglia della emissione di un corposo "mazzo" di mandati di cattura per uomini e capi della mafia palermitana ed il giorno dopo è stato ucciso; dove si è volatilizzata l'agenda rossa del giudice Borsellino, che era stata rivenuta a terra sul luogo dell'attentato immediatamente dopo, e consegnata ad un capitano dei carabinieri, prontamente intervenuto in quel luogo; dove nel recente passato dietro tante stragi di Stato c'era lo zampino dei servizi segreti, molto opportunamente definiti: deviati; dove tanti Comuni sono stati commissariati, i consigli comunali sciolti per mafia e non si contano più assessori e consiglieri Comunali e Regionali accusati di peculato ed altri reati; dove uomini politici già condannati vengono eletti, si rifiutano di mollare l'osso e rimangono in carica; dove l'articolo 11 della Costituzione recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali", mentre si continua a mandare uomini armati ed armi (persino regalandole) in mezzo mondo ed a partecipare a guerre, definendole: operazioni internazionali di polizia, oppure vengono indicate come: finalizzate a mantenere la pace nel mondo ?  Dove credete che possa andare un Paese siffatto? Può andare soltanto a ramengo, ecco dove penso che andrà, se continuerà a percorrere sempre la stessa strada sgangherata e riciclare soggetti notoriamente immorali, corrotti, ladri, indagati o già condannati (nel Parlamento precedente poco c'è mancato che i parlamentari con la fedina penale pulita e nessun carico pendente, fossero in minoranza).

7 ottobre 2015

La vita su Marte, tra ipotesi e fatti reali.

Una ricerca della Nasa ha stabilito che 3,7 miliardi di anni fa la calotta settentrionale di Marte era in gran parte coperta da un oceano profondo anche un chilometro e mezzo. La presenza di acqua salata su Marte riaccende le speranze di trovare forme di vita extraterrestre: la stessa Nasa afferma che le condizioni di abitabilità sul Pianeta Rosso potrebbero essere migliori di quanto ipotizzato finora. Che fine ha fatto l'acqua di Marte? Si è realmente dispersa tutta nello spazio, come ipotizzano alcuni scienziati, oppure è stata scomposta e trasformata in combustibile, come è probabile che accadrà in futuro sulla Terra?
La comparsa dell'uomo sulla Terra risale almeno a 250.000 mila anni fa. Ipotizzando che la razza umana possa durare fino ad 1 miliardo di anni (cosa alquanto improbabile), quali tracce di manufatti umani rimarrebbero sulla terra tra 3,6 miliardi di anni? Ovvero la differenza approssimativa dell'età dell'acqua di Marte e la ipotizzata fine dell'uomo sulla Terra. Nessuna traccia di manufatti, la materia si decompone nel tempo per l'azione congiunta di raggi cosmici e fenomeni locali: fenomeni atmosferici, ossigeno ecc.
Se il pianeta Marte, quando era presente l'acqua, avesse ospitato vita intelligente simile a quella umana, cosa sarebbe sopravvissuto dei manufatti dopo miliardi di anni? Nulla, al pari che sulla Terra, per motivi analoghi se non addirittura coincidenti. Il sottosuolo di Marte potrebbe invece riservare sorprese, il suolo protegge, in parte dai raggi cosmici e sicuramente dai fenomeni atmosferici locali; è stato ipotizzato che in passato Marte abbia avuto atmosfera e campo magnetico.
Tra alcune decine di anni è quasi certo che l'uomo sbarcherà su Marte. Lo stesso avrebbero potuto fare i marziani se ne avessero avuto necessità, avrebbero raggiunto la Terra, il pianeta più vicino e molto simile a Marte a quell'epoca. Magari lo hanno realmente fatto, costretti dal fatto che il loro pianeta era diventato inospitale. Lo strumento in pietra lavorata più antico mai rinvenuto sulla Terra è stato datato a 3.3 milioni di anni fa. Chi lo aveva lavorato? Non l'uomo che è comparso circa 250.000 anni fa.
Le foto allegate al post, sono ad alta risoluzione, l'ultima è di un paesaggio di Marte, potrebbe benissimo essere scambiata per una foto scattata qui sulla Terra, un panorama arido ma abbastanza famigliare.













6 ottobre 2015

La passione aiuta a vivere meglio.


L'abitudine alla passione non può dissolversi nell'aria come fumo.
Chi ha fatto della passione il movente del proprio percorso di vita, non riuscirebbe nel proseguire a viverla senza quel movente, l'esistenza sarebbe simile ad un film senza colonna sonora, insipido ed insipiente.
E' la passione che consente di esprimere il meglio di se stessi, genera entusiasmo. Ognuno ha bisogno di trovare delle ragioni alla propria passione? La passione trova in se stessa le proprie giustificazioni, quella di un uomo è come un incendio che scoppia nell'erba alta e arida: divampa ardente e furioso.
Fare in modo di appassionarsi al proprio lavoro, ai sentimenti, agli obiettivi, è possibile, basta solo volerlo, è il segreto per farsi piacere la vita; la passione è filosofia di vita, è un tratto della lunga strada che conduce alla felicità.




5 ottobre 2015

Nell'universo, il macroscopico ha dimensioni impressionanti, mentre il microscopico è potente.

La prima volta che ho capito cosa è stato capace di provocare un neutrone in un materiale fissile (l'esplosione atomica), per prima cosa ho pensato a quanto fosse incongruente il fatto che una tra le più potenti forze che agiscono nell'universo, l'energia atomica, era dovuta ad una particella molto più minuscola dell'atomo, ma comunque capace di innescare l'effetto domino incontrollato, però in qualche modo controllabile dall'uomo: la fissione nucleare. 
Nella fusione atomica nucleare invece (i cui effetti sono osservabili nelle stelle), gli atomi vengono "naturalmente" compressi fino a reagire unendosi tra loro e generando più energia di quanta ne richieda il processo di compressione: l'energia atomica da fusione.
La seconda considerazione fu che la rottura dell'equilibrio statico della struttura naturale di alcuni atomi, prodotta anche artificialmente, riesce a scatenare forze di incommensurabile potenza: gli equilibri naturali non gradiscono manipolazioni ne intromissioni (forse perchè equilibrio e a continua trasformazione, sono i cardini e la condizione di esistenza dell'universo).
La terza considerazione, conseguente, era connessa ai rischi che si corrono manipolando materia o energia al fine di provocare eventi esplosivi, per fortuna la teoria è stata anche in grado di definire, prima ed esattamente, le procedure di controllo da adottare nel corso delle manipolazioni.


4 ottobre 2015

Effetti collaterali dei farmaci.


Considerazioni a carattere personale e non medico.
Quelli che i foglietti acclusi ad ogni farmaco definiscono "effetti collaterali", sono veri e propri "effetti" che i farmaci esercitano su organi e parti del corpo che non rappresentano il loro obiettivo primario, anche se il loro effetto è differenziato, ovvero, più potente sull'obiettivo e molto meno su tutto il resto. E' indicativo il fatto che i foglietti illustrativi dei farmaci siano stati definiti "bugiardini" dalla saggezza popolare.
Tutto ciò che viene somministrato ad un individuo, sotto qualsiasi forma, agisce su tutto il corpo, anche se non lo fa con la stessa intensità su ogni sua parte; le pomate per uso topico, cioè esterno, non si sottraggono a questo affetto, una parte del principio attivo in esse contenuto, comporta un minimo assorbimento da parte dell'organismo, ma non è detto che ciò possa essere dannoso, però non è possibile affermare il contrario con assoluta certezza. Nell'uso di farmaci, penso che l'auto prescrizione rappresenta ancora oggi un fattore di rischio; dovrebbe essere in ogni caso un medico a prescrivere qualunque tipo di farmaco, soprattutto per quel che riguarda il dosaggio giornaliero.
Probabilmente la peggior forma di effetto collaterale è rappresentata dalla chemioterapia, che fino ai giorni nostri, assieme alle cellule tumorali distrugge molte altre cellule sane. In verità, sono stati approntati diversi tipi di chemioterapia "mirata", ovvero, che agisce su "obiettivi" specifici e non generalizzati.
Un esempio "estremo" di effetto collaterale è rappresentato dal siero antiofidico, è infatti più alta la mortalità per shock anafilattico da uso di siero antivipera (superiore al 3%), che non la mortalità da morso di vipera (1-2% in Italia). La scelta di ritirare il siero antivipera dalle farmacie (Decreto Ministeriale – del Ministero della Sanità – emesso in data 21 giugno 2001), rendendolo così somministrabile solo da personale medico in ambiente ospedaliero, appare oltre che sensata, indispensabile, poiché la somministrazione del siero in ambiente extra-ospedaliero potrebbe far incorrere il malcapitato in uno shock anafilattico senza che sussistano le condizioni necessarie per porre in atto un adeguato e tempestivo intervento medico.
Non molto tempo fa, nella bacheca di tutti gli ambulatori dei medici di base, è stata affissa una circolare ministeriale che sconsigliava assolutamente l'auto prescrizione di farmaci, mi pare anti infiammatori ed analgesici (alcuni di essi comparivano in elenco), per vari motivi, non ultimo gli effetti collaterali; anche se in quella circolare non veniva specificato, in caso di abuso, tali effetti indesiderati potrebbero diventare pesanti se non addirittura nefasti. 



3 ottobre 2015

Il vino DOC e Miss Italia, storie parallele.


Il vitigno del vino a Denominazione d'Origine Controllata, è recintato ed individuato da cartelli, per distinguerlo dai vigneti adiacenti; quelli del Cirò DOC, in Calabria, distano un paio di metri da quelli non DOC. Ovviamente ho acquistato il vino prodotto con le uve dell'adiacente vitigno non DOC, pagandolo molto meno, era buono uguale. In passato il vino si gustava dal bicchiere e se ne determinava la bontà in base alle caratteristiche organolettiche, oggi si acquista in base all'etichetta DOC ed al prezzo, sicuramente non basso. Di recente, è accaduto che nel Prosecco DOC sia stato aggiunto del vino "diverso", notizia scandalosa, nessuno però ha specificato se il vino risultante fosse migliore o peggiore. Molti vini sono in realtà prodotti con diversi tipi di uva, tranne i mono vitigno. In commercio si possono trovare vini non DOC, uguali, alla beva, ai corrispondenti DOC ed anche più economici. Naturalmente si potrà obiettare che il vino DOC garantisca anche la costanza e la giustezza del metodo di produzione, questo rimane però da dimostrare.
Senza necessariamente fare riferimento ad alcuno, può capitare di incontrare per strada, bellissime donne anche più belle di Miss Italia, come è possibile? Colpa delle regole, al concorso di Miss Italia non possono accedere donne sposate, o di età  non inferiore o superiore ad una certa età, il giudizio finale è formulato in base ad una percentuale tra i voti della giuria, di dubbia competenza, e quelli del pubblico a casa; naturalmente, il giudizio finale non potrà mai essere un giudizio assoluto.
Non c'è alcuna certezza che Miss Italia sia la più bella donna d'Italia, analogamente, non c'è alcuna certezza che un vino con etichetta DOC, non possa essere eguagliato, o addirittura superato, da quello prodotto con lo stesso vitigno, ma senza la certificazione DOC.
Semplificando ancora, Miss Italia potrebbe non essere la più bella d'Italia ed un vino DOC potrebbe non essere il vino migliore prodotto con lo stesso tipo di uva.


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