1 settembre 2015

QUANTO AUMENTANO LE TEMPERATURE ESTERNE SULLA SUPERFICIE DELLA TERRA.

Nell'Agosto del 2004, ho fatto per la prima volta il bagno a "Buca Cannella", una graziosa spiaggia in località Palma di Montechiaro (Agrigento); l'acqua era gelida, così dicono che sia sempre stata in passato su quella costa. in questi questi ultimi anni ci sono tornato varie volte, notando che la temperatura dell'acqua tendeva ogni anno ad aumentare leggermente rispetto alla prima volta. Domenica 30 Agosto 2015, dopo 12 anni, ho ancora una volta fatto il bagno a Buca Cannella, dico che la temperatura dell'acqua era paragonabile a quella della costa tirrenica ad Ovest dello Stretto Messina, che normalmente, anche se impropriamente, definisco: calda. Le previsioni dei meteorologi sull'innalzamento della temperatura del mare, sullo scioglimento dei ghiacciai, sull'innalzamento di livello dal mare e sui tempi previsti a che questo avvenga, appaiono in parte errate per difetto. Del resto, non esistendo alcun modello di riferimento, il rischio di sottovalutazione del fenomeno e di errori nelle previsioni, anche piuttosto evidenti, è sempre possibile. C'è da chiedersi, se nel prevedere di quanti gradi sarebbe aumentare la temperatura dell'acqua marina, dell'aria e del terreno ed in quanti anni, fino a che punto abbiano tenuto conto dei fattori principali e di quelli concomitanti: modificazioni della temperatura e composizione dell'aria dovuto al sensibile incremento di "combustioni" prodotte dall'uomo o di altra natura; consistente diminuzione di ozono nella stratosfera (fondamentale per l'equilibrio termico, circolatorio ed idrostatico nei vari strati dell'atmosfera; l’equilibrio idrostatico è il bilanciamento tra la forza di gravità e la forza del gradiente di pressione che agiscono su una determinata massa d’aria); cambiamento nella circolazione di correnti d'aria planetarie e di quelle marine; aumento della temperatura al suolo dovuto al mutamento dell'atmosfera che filtra meno il calore solare; mutamento dei fenomeni atmosferici legati in parte allo scioglimento delle calotte polari; correnti marine oceaniche che hanno cambiato il loro abituale percorso modificando il clima sulle coste (con aumento dei fenomeni di evaporazione e conseguente variazione anche del clima e delle precipitazioni nelle "zone" distanti dalle coste). E' possibile che tali fattori di rischio possano fare da moltiplicatori incrementando le temperature planetarie percepite e che tale fenomeno possa rivelarsi più rapido e consistente rispetto alle previsioni già fatte? Io, credo proprio di si.






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