28 maggio 2015

Tra realtà, mistero e fantasia.


La prima volta che accadde è durato soltanto un attimo.
Ero perfettamente sveglio e lucido, è stato come un sogno interrotto ed immediatamente ripreso, ritrovarsi nello stesso identico luogo ma nell'istante successivo, con la esatta percezione che qualcosa di intangibile fosse cambiato.
Quella volta, ripresomi subito dallo stupore, una folla di pensieri ha attraversato la mia mente,  ho pensato a cosa fosse realmente accaduto, mi sono guardato intorno, ma non ho trovato intorno a me nulla di diverso da prima.
In seguito, si è ripetuto poche altre volte, a distanza di anni, anche in quei casi non sono riuscito a trovare alcuna spiegazione razionale. Forse è stato un reset del cervello, pensai allora, istantaneo e con ripristino quasi immediato, allora chiesi a me stesso: se così fosse, perchè ho provato quella strana sensazione che "qualcosa" di indefinibile e di indefinito sia cambiato? Ovviamente, non trovai alcuna risposta che riuscisse a spiegarlo.
E' possibile che la nostra esistenza si realizzi "a tappe periodiche" e che nel passaggio da una all'altra, riusciamo a percepire soltanto che qualcosa sia cambiato senza riuscire a definire esattamente cosa?
In fondo, il futuro è la realizzazione di una soltanto tra le possibili infinite variabili conseguenti ad eventi ed esperienze della pregressa esistenza, ovvero del nostro passato.
L'ipotizzato divenire "a tappe", resta per me un mistero. Cosa sarà mai quell'intangibile ma percepito cambiamento? Un'infinitesimale spostamento temporale, dimensionale?
Ammesso che quanto ho descritto sia realmente accaduto e non sia soltanto un parto della mia fantasia, nessuno sarebbe in grado di spiegarlo; quella precisa sensazione da me provata, rappresenta solo uno dei diversi misteri che destabilizzano la mia esistenza e che al contempo la rendono affascinante. 

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