27 novembre 2014

GLI ESERCITI E LE GUERRE OGGI.

GLI ESERCITI SONO INUTILI STRUMENTI DI MORTE. CONTRARIAMENTE A QUANTO VIENE DICHIARATO, NON SERVONO AFFATTO A DIFENDERE I CONFINI DEGLI STATI, LA STORIA NE E' TESTIMONE. LA BOMBA ATOMICA HA MODIFICATO IL CONCETTO DI GUERRA, BASTEREBBE LANCIARNE UNA CONTRO QUALUNQUE STATO, PER SCATENARE LO STERMINIO DEFINITIVO DELLA RAZZA UMANA; PER QUESTO MOTIVO, UNA NUOVA GUERRA MONDIALE E' ESTREMAMENTE IMPROBABILE CHE AVVENGA. LE GUERRE DI OGGI, VENGONO COMBATTUTE IN AREE RISTRETTE DEL PIANETA, DI SOLITO NON PRODUCONO VINCITORI NE VINTI, PRODUCONO SOLTANTO MORTE E DISTRUZIONE ED E' A QUESTO CHE SERVONO GLI ESERCITI, A QUESTO ED A NULL'ALTRO.
BEN ALTRO DISCORSO VALE PER LE GUERRE.
La vendita di armi è soltanto uno dei molteplici obiettivi delle guerre, localizzate in aree ben definite del pianeta; sono comunque armi moderne ma di serie B, le armi di serie A sono in continua evoluzione, i vari Governi le tengono per loro, per prevalere, anche sugli acquirenti. Tutti i nuovi sistemi d'arma, la ricerca e la tecnologia necessarie a produrle, sono trainanti per l'economia di una qualunque potenza militare. Così come la Formula 1 è trainante per l'innovazione nell'industria automobilistica, quella dell'armamento ultramoderno attiva settori non sempre intuibili.
Pensa al concentrato di varie tecnologie contenute in un F35 o in un drone, ai missili aria-terra, terra-terra, terra-aria o che partono dai sommergibili, capaci di individuare un bersaglio con il calore da questo prodotto, o ai loro sofisticati radar che puntano per mezzo di coordinate fornite da GPS o da laser-scanner 3D, se non direttamente dai satelliti militari. Pensa anche ai sofisticatissimi sistemi di dissimulazione e controllo per impedire che il lanciatore possa diventare esso stesso bersaglio. L'elenco sarebbe lunghissimo: predominio monetario ed economico, sottrazione di petrolio, gas e rarissimi metalli nobili indispensabili nella produzione di componenti per super tecnologie, mantenimento nei luoghi di guerra di condizioni di povertà e conseguenti bisogni, controllo dei governi fantoccio e dei faccendieri della guerra, dell'economia, ecc. ecc. ecc. Non ultimo, disporre a proprio vantaggio della migrazione di "cervelli" (che si trovano un po' ovunque), o di manodopera a basso costo, non solo dai luoghi stessi nei quali sono in corso guerre, ma anche dalle nazioni più deboli. Pensa a quanti "cervelli" continuano ad andar via dall'Italia, paese che ha inventato la calcolatrice elettronica ed il computer (Olivetti) e che fine abbiano fatto fare alla stessa Olivetti.








21 novembre 2014

L'egoismo è il peggiore peccato del quale l'umanità possa oggi macchiarsi.

L'egoismo è il peggiore peccato del quale l'umanità possa oggi macchiarsi, per non rinunciare a nulla stiamo creando ai nostri figli e discendenti un futuro impossibile da vivere.

Le migrazioni verso popolazioni con condizioni di vita migliori di quelle di origine, assumeranno in futuro un andamento crescente e coinvolgeranno, sia in uscita che in entrata, altre popolazioni rispetto a quelle fin qui coinvolte. Le guerre circoscritte ad aree parziali del pianeta, incrementeranno i flussi migratoti, questo sta già accadendo.
La ricchezza, concentrata in un numero di persone decrescente rispetto a quello della popolazione che aumenta, non potrà garantire la sicurezza ai ricchi; è già successo in Francia con la Rivoluzione Francese, anche in mancanza di motivi politici, potrebbe riaccadere su scala molto più estesa.

Sovrappopolazione mondiale e mancanza di lavoro: (1) servirebbe una nuova guerra mondiale, (2) una pandemia, (3) il controllo delle nascite.

(1) Una guerra mondiale, rappresenterebbe lo sterminio dell'umanità, a meno che non sia un folle a scatenarla sembra improbabile che possa accadere.

(2) Una pandemia potrebbe risolvere il problema della sovrappopolazione e della mancanza di lavoro, ma neppure questo è sicuro che accada, rappresenterebbe comunque una soluzione momentanea al problema.

(3) I problemi mondiali alimentari e di lavoro, creati dalla sovrappopolazione, verrebbero risolti imponendo il controllo delle nascite, cosa molto improbabile ma possibile. Al momento, sembra questa l'unica soluzione globale al problema, logica e percorribile. Massimo due figli vivi per ogni coppia (comunque formata), il terzo figlio andrebbe affidato a coppie senza figli o con un figlio solo (che lo accettino), 60 anni l'età minima totale della coppia che adotta, strerilizazione coatta dei componenti della coppia che ha generato il terzo figlio.
Se tale soluzione dovesse risultare insufficiente, da due figli per coppia si potrebbe passare ad uno solo. Va comunque detto che questa soluzione, efficace e risolutiva nel tempo, andrebbe applicata su tutto il pianeta, questo, al momento, appare irrealizzabile.

L'alternativa è il caos, col rischio concreto di povertà per tutti e guerre feroci su tutto il pianeta: l'involuzione della specie ed il ritorno alla peggiore barbarie!  

20 novembre 2014

Il mondo va indietro e l'Italia è in testa.


Il desiderio di arricchimento continua a sconvolgere il mondo. Tutti desideriamo ciò che non abbiamo ma che gli altri hanno, c'è sempre qualcuno che ha più di noi. Nessuno si accontenta del giusto, vogliamo sempre di più ed è impossibile determinare cosa sia "il giusto" per noi. Raggiunto un obiettivo, che ritenevamo potesse essere soddisfacente, ne fissiamo uno più ambizioso, una volta raggiunto, continuiamo a desiderare altro. A volte sarebbe utile fermarsi per guardare in dietro e considerare da dove veniamo e cosa abbiamo avuto di positivo dalla vita, ma non è così per tutti, c'è
chi guarda al suo passato e lo vede migliore del presente. Il numero di scontenti cresce a dismisura e la vita sociale diventa sempre più difficile da gestire ed accettare.
Il disamore nasce dalle delusioni. Già da piccoli,in famiglia,si comincia col notare differenze di comportamento e di trattamento dei genitori verso i figli, con particolare predilezione del più piccolo. Si continua a scuola, con alcuni insegnanti maggiormente disposti verso gli alunni raccomandati. Crescendo, l'orizzonte si allarga, il merito viene spesso mortificato a favore delle raccomandazioni che, crescendo, assumono un peso sempre più determinante nel discriminare. Il primo impatto con la giustizia lascia quasi sempre a bocca amara, le controversie legali si risolvono spesso a favore dei prepotenti o di chi dispone di maggiori possibilità economiche. Le leggi sbagliate, anche se correttamente applicate, lasciano nel più totale sconforto. La parità di diritti dei cittadini, sancita dalla Costituzione,prima o poi,si constaterà che trattasi di parole prive di significato concreto.Il mondo del lavoro è una guerra aperta tra dipendente ed imprenditore, mentre il settore pubblico, serve spesso a far diventare intoccabili, spratutto i fannulloni.Chi ha la sfortuna di nascere in una famiglia povera di un quartiere degradato, acquisisce, in automatico, il marchio di diverso e dovrà faticare enormemente, nella speranza di mettersi al pari di quelli più fortunati per nascita. Più si cresce e più lo Stato assume l'aspetto di un'entità astratta, lontana dai propri bisogni e diritti, in alcuni pezzi di territorio lo Stato è praticamente assente. Il malaffare e la corruzione dilagano. In questo quadro desolante, alcuni finiscono per confondere l'autorità statale, non confortata da fatti, con quella delle organizzazioni dedite a delinquere, che troppo spesso prevalgono sul territorio e nelle stesse istituzioni. La sconfortante inadeguatezza della politica, il cui interesse è rivolto verso se stessa e non verso i cittadini che dovrebbe rappresentare e tutelare, è l'ultima delusione che porta confusione e disamore verso la politica.



14 novembre 2014

L'affascinante mondo dell'Astrofisica.

1)  L'evento di natura esplosiva dell'oggetto galattico  denominato GRB 090423, che nel 2009 fu rilevato dal satellite SWIFT, dista dalla Terra 13 miliardi di anni luce.
Confrontando tale distanza con la dimensione di un uomo, quest'ultimo appare dimensionalmente irrilevante, quasi inesistente.
Eppure il Neutrino, l’oggetto più piccolo con il quale l’uomo sia mai venuto a contatto, è talmente piccolo che non si è ancora riusciti a misurare con certezza la sua massa, può benissimo attraversare la Terra senza "toccare" nulla, interferire in alcun modo con tutto quanto gli sta attorno o attraversa.
A confronto col Neutrino, la dimensione di un uomo potrebbe essere definita: assolutamente gigantesca.
Le valutazioni che riguardano dimensione e distanza, sono quindi da mettere in relazione con l'osservatore uomo,  grandissimo o piccolissimo sono concetti assolutamente umani.
2)  L'espansione dell'universo provoca l'allontanamento delle galassie più lontane da noi a velocità che appaiono superiori a quelle delle luce.
In realtà potrebbero benissimo essere ferme, non muoversi fisicamente; avviene che è lo spazio-tempo tra di loro ad espandersi.
Questo fenomeno è facilmente spiegabile con un esempio banale. Due palline incollale in punti diversi di una striscia in materiale elastico (quella comunemente usata per fare esercizi fisici), distendendo la striscia le palline si allontanano tra loro, pur non essendo animate da alcun moto proprio, è il mezzo che le sostiene a muoversi, dilatandosi, nel caso dell'elastico per trazione; nel caso delle galassie, è lo spazio-tempo ad espandersi, mentre le galassie stanno ferme o quasi.




Volendo scendere nel dettaglio: nella "relatività generale", tuttavia, la velocità è un concetto locale, per cui il concetto di velocità utilizzando le "coordinate comoventi" non può essere messo in relazione alla velocità come normalmente intesa. In altre parole, le galassie (o per meglio dire i gruppi di galassie) non si muovono fisicamente le une dalle altre. Quello che avviene è che lo spaziotempo tra di loro si espande. Questo spiega anche il fenomeno inflazionistico immediatamente seguito al Big Bang, quando un universo cento miliardi di volte più piccolo di un protone si espanse fino alla grandezza di circa cento milioni di anni luce in appena 10−32 secondi.

3 novembre 2014

Paradossi dell'infinito e considerazioni conseguenti.


L'insieme, la totalità di "fatti e luoghi" rivelati dalla nostra esperienza, viene indicato:"universo", esso definisce il nostro particolare spazio-tempo e riguarda il "Big Bang", considerato come l'evento che ha dato origine al nostro spazio-tempo; la possibile esistenza di altri universi è stata definita dagli scienziati: "multiverso".
L'eternità è un concetto metafisico del tempo, la mancanza di un limite anteriore o posteriore al suo scorrere, comporterebbe la formulazione dell'ipotesi di una temporalità infinita, ovvero eterna.
Il modello prevalente della teoria del Big Bang, studia ed osserva lo spazio attorno all'uomo, nel macroscopico e nel microscopico, tali osservazioni sono limitate, verso l'esterno dalla dimensione stessa dello spazio, i cui confini, ove dovessero esistere, sono al di fuori delle capacità osservative della strumentazione umana, mentre quelle temporali, all'indietro, risalgono al massimo, all'istante iniziale del Big Bang, che si suppone sia stato l'origine del "tempo" (?).
Da quanto detto appare evidente un primo paradosso nella definizione di infinito: la ben delimitata osservazione dello spazio verso i confini esterni del nostro universo spazio-temporale, l'altrettanta impossibilità di riuscire ad osservare le particelle subatomiche che decadono in tempi sempre più piccoli, ben al di fuori delle misurazioni strumentali, l'osservazione del tempo a ritroso (non è affatto detto che l'origine dei tempi derivi dal Big Bang); tutto ciò consente una lettura dell'universo incredibilmente limitata: riesce ad ipotizzare soltanto l'origine dell'universo conosciuto. Lo stesso Big Bang potrebbe essere, detto con una metafora, l'osservazione sin dal nascere di un unico anello ad espansione progressiva, di una catena che si forma progressivamente e che ha dimensione infinita nei due "versi" dello scorrere del tempo.
È possibile concepire degli spazio-tempo disconnessi, esistenti ma incapaci di interagire l'uno con l'altro. Una metafora facilmente comprensibile mediante una immagine mentale, è un gruppo di bolle di sapone separate. Gli osservatori vivono su una "bolla" e non possono interagire con quelli eventualmente presenti sulle altre bolle di sapone, nemmeno in linea di principio. Secondo una terminologia comune, ciascuna "bolla" di spaziotempo è un universo. In linea di principio, gli altri universi disconnessi dal nostro possono avere differenti dimensionalità e topologie spazio-temporali, forme differenti di materia ed energia, oltre a leggi e costanti fisiche diverse da quelle conosciute, sebbene queste siano attualmente solo delle mere speculazioni, non si può escludere, che in linea di principio, possano essere "assimilabili" a quanto fin qui l'uomo conosce.
Ed eccoci al secondo paradosso: tutto ciò che fin qui è stato osservato nel nostro universo, interagisce: galassie, ammassi, super ammassi e particelle, persino le più infinitesime, interagiscono; non ci è dato sapere se esista la capacità di interagire degli universi del multiverso, tutte le teorie fin qui formulate, pare non tengano nel dovuto conto questa concreta osservazione . Tale interagibilità potrebbe dare una spiegazione plausibile della già osservata accelerazione dell'espansione dell'universo percepito.
Terzo paradosso: supposto che lo spazio ed il tempo siano infiniti, cioè eterni, disquisire di modelli e teorie possibili, appare fine a se stesso. Accettando il concetto di infinito, lo spazio, il tempo, la materia e l'energia tendono all'infinito, infinite sono quindi le possibili interazioni ed i possibili modi di manifestarsi; nonostante, l'uomo sta affannosamente cercando una improbabile, per non dire impossibile, teoria unificante, chiamata "teoria del tutto".
L'ignoranza porta a formulare ipotesi, la riproduzione di fenomeni osservati porta conoscenza, l'impossibilità a riprodurre fenomeni al di fuori delle capacità umane, rappresenta e definisce un primo limite invalicabile per l'umanità. Il secondo limite riguarda la caratteristica dimensionale: rispetto allo spazio-tempo infinito, la dimensione fisica dell'uomo e la sua esistenza dall'origine, appaiono assolutamente irrilevanti.
Una alternativa al mondo là fuori ed agli universi possibili, che porterebbe alla possibile crisi della ragione, è rappresentata dall'introspezione dell'animo umano, possibile strada maestra per comprendere l'universo partendo dall'indagine della complessità della psiche umana.

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