15 aprile 2014

CIVILE CHI?


Il Nazismo di Hitler e l'olocausto - Altro che sei milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento nazisti. Secondo il Museo dell'Olocausto di Washington, i morti sarebbero più di 15 milioni, uccisi nelle oltre 42mila strutture tra campi tedeschi e quelli creati da "regimi fantoccio europei, come in Francia e nella Romania".
Secona guerra mondiale - Dopo la fine della guerra la popolazione era 26.600.000 di meno che prima della guerra. Le due bombe atomiche su Hiroscima e Nagasaki fecero da 100.000 a 200.000 vittime.
Al giorno d'oggi - I bambini sono impiegati come combattenti in oltre ¾ dei conflitti armati del mondo. Non si tratta di giovani adolescenti ma di bambini, anche di soli 6 anni. Molti bambini sono anche esecutori di atrocità belliche.
Nella guerra della ex Jugoslavia - I soldati serbi presero donne incinte e squarciarono loro il ventre, pugnalando i loro bambini. Ragazze di sedici e diciotto anni furono stuprate di fronte ai loro padri e fratelli. Altre donne furono ingravidate e rispedite al nemico a gravidanza avanzata, la Chiesa Cattolica si espresse contro l'aborto dei figli del nemico, quanti di essi furono cresciuti tra amore ed odio?
In Iraq -  E' tutt'ora praticata la lapidazione pubblica delle adultere ed il matrimonio di adulti con bambine, anche di soli 5 anni.
Ruanda -  Vent'anni fa lo sterminio di massa dei Tutsi avvenne in soli 100 giorni: dal 6 aprile al 16 luglio. Furono massacrate 800.000 persone a colpi di armi da fuoco, machete e bastoni chiodati. Migliaia le vedove, molte stuprate e oggi sieropositive. 400.000 i bambini rimasti orfani, 85.000 dei quali sono diventati capofamiglia. Per non essere decapitati con il machete, alcuni comprarono un proiettile per farsi sparale, le donne lo pagarono offrendo il loro corpo, gli uomini con tutto ciò che possedevano. Le Nazioni Unite portano ancora addosso "la vergogna" per non aver agito contro il genocidio in Ruanda.




Questo breve elenco di recenti atrocità potrebbe essere molto più vasto ed allungarsi a ritroso per migliaia di anni. L'uomo moderno si definisce "civile" forse in base agli elettrodomestici, alle navi, agli aerei, alle missioni spaziali, ai sofisticatissimi armamenti, alle medicine o alle automobili che circolano sulle strade del pianeta, per principi morali e dignità, sicuramente non lo è.

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