28 aprile 2014

TANTE DOMANDE, UNA SOLA RISPOSTA: COSI' E', ANCHE SE NON PIACE !

La vita, come noi la conosciamo, ha le sue regole immutabili.
Gli esseri viventi più piccoli, batteri e spore, tendono irresistibilmente a disperdersi nell'ambiente, adattarsi e moltiplicarsi, anche se ciò dovesse avvenire a scapito di altri e della loro vita.
La catena alimentare acquatica, vede i pesci più piccoli preda di quelli più grandi, ciò avviene in progressione fino alle taglie massime.
Fuori dall'acqua, analoga catena alimentare si ripete tra gli altri animali, quelli grandi divorano quelli più piccoli e così via a scendere di taglia.
In tutto ciò non c'è alcun senso di pietà o di colpa, di giustizia o di iniquità, nulla di innaturale, è tutto naturale.
L'intelligenza umana fa anche di più, gli uomini allevano altri animali per nutrirsene e tendono, naturalmente, a sopraffare i più deboli o indifesi. La cosiddetta pietà umana, non può prevalere leggi e regole della natura.
La vita comprende varie fasi, la nascita, la crescita, la moltiplicazione ed infine la morte, ogni fase può interrompersi definitivamente per casualità. Tale casualità tende ad escludere l'esistenza di un progetto, bisogna farsene una ragione, ovvero rassegnarsi, nessuno può farci nulla, perché così' è, anche se non piace.

26 aprile 2014

PETROLIO - dipendenza planetaria e crisi -


Una delle più accreditate soluzioni per fronteggiare gli squilibri prodotti dalla globalizzazione, ma anche per uscire dalla crisi mondiale, è stata indicata nello specializzarsi in produzione di beni o servizi al punto da non dover temere la concorrenza di nessuno. Questa ricetta, poteva andar bene nella seconda metà degli anni 50, quando il Giappone invase il pianeta con i minuscoli ricevitori a transistor che sostituirono gli ingombranti apparecchi a valvole; molte ditte giapponesi si specializzarono allora nella produzione di un singolo componente: resistenza, condensatore, transistore ecc , il metodo funzionò benissimo, perchè il mercato globalizzato era di là da venire. Oggi le cose sono cambiate, le soluzioni proposte devono tener conto che, in diversi luoghi del pianeta, lo stipendio di un mese in un luogo, equivale alla paga di un giorno in altro luogo e che tutto si può copiare e riprodurre, anche meglio dell'originale (è stato fatto dai Giapponesi copiando le moto, soprattutto italiane). Lo fanno i cinesi oggi con i loro prodotti, sfruttando la loro manodopera a bassissimo costo, preferiscono tenere scarsa la qualità e fortemente concorrenziale il prezzo, piuttosto che pari qualità e poco divario di prezzo, strategia ampiamente vincente anche grazie alla crisi di liquidità in corso. Gli enormi problemi creati dalla crisi mondiale dell'economia, basata sul credito bancario e quindi sui debiti di tutti, si risolverà quando nessuno avrà  abbastanza denaro per comprare gli ultimi litri di petrolio presenti sulla Terra. Il prezzo del petrolio da 10 dollari al barile nel 1970 è passato a 58 dollari alla fine del 1973; nel quarto di secolo seguente i terribili choc subiti (strade, case e città al buio), hanno portato  a un efficientamento energetico marcato nei paesi Ocse, con un lungo periodo di stabilità dei prezzi che sostenne il trend rialzista dei mercati azionari e obbligazionari. Emerse così una sovreccedenza di petrolio e un “falso senso di sicurezza che provocò il fallimento di un coordinamento globale tra i paesi industrializzati e quelli di nuova industrializzazione in Asia”. Dalla fine degli anni 90 sullo scenario globale ha fatto irruzione la Cina, il cui pil per un decennio è cresciuto a ritmi del 10%; conseguentemente il suo consumo di petrolio è passato da 4,2 milioni di barili al giorno nel 1998 a 7,9 nel 2008. In questa fase tutti gli attori principali, dalla Fed alla Cina, “seguivano strade che avrebbero presto richiesto più petrolio di quanto il mondo potesse produrne”. La catena formata da carenza di petrolio-impennata dei prezzi-rallentamento della crescita-inesigibilità dei debiti-esplosione della crisi finanziaria, è così ricostruita.  “Per ridurre la domanda di petrolio occorreva un rallentamento mondiale e questo è quanto è accaduto”. I derivati, sotto accusa, rappresentano quindi l'effetto deflagrante di un sistema divenuto insostenibile e non la causa della crisi mondiale, la vera causa è di natura energetica, di dipendenza planetaria quasi totale da lui: dal petrolio !

15 aprile 2014

CIVILE CHI?


Il Nazismo di Hitler e l'olocausto - Altro che sei milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento nazisti. Secondo il Museo dell'Olocausto di Washington, i morti sarebbero più di 15 milioni, uccisi nelle oltre 42mila strutture tra campi tedeschi e quelli creati da "regimi fantoccio europei, come in Francia e nella Romania".
Secona guerra mondiale - Dopo la fine della guerra la popolazione era 26.600.000 di meno che prima della guerra. Le due bombe atomiche su Hiroscima e Nagasaki fecero da 100.000 a 200.000 vittime.
Al giorno d'oggi - I bambini sono impiegati come combattenti in oltre ¾ dei conflitti armati del mondo. Non si tratta di giovani adolescenti ma di bambini, anche di soli 6 anni. Molti bambini sono anche esecutori di atrocità belliche.
Nella guerra della ex Jugoslavia - I soldati serbi presero donne incinte e squarciarono loro il ventre, pugnalando i loro bambini. Ragazze di sedici e diciotto anni furono stuprate di fronte ai loro padri e fratelli. Altre donne furono ingravidate e rispedite al nemico a gravidanza avanzata, la Chiesa Cattolica si espresse contro l'aborto dei figli del nemico, quanti di essi furono cresciuti tra amore ed odio?
In Iraq -  E' tutt'ora praticata la lapidazione pubblica delle adultere ed il matrimonio di adulti con bambine, anche di soli 5 anni.
Ruanda -  Vent'anni fa lo sterminio di massa dei Tutsi avvenne in soli 100 giorni: dal 6 aprile al 16 luglio. Furono massacrate 800.000 persone a colpi di armi da fuoco, machete e bastoni chiodati. Migliaia le vedove, molte stuprate e oggi sieropositive. 400.000 i bambini rimasti orfani, 85.000 dei quali sono diventati capofamiglia. Per non essere decapitati con il machete, alcuni comprarono un proiettile per farsi sparale, le donne lo pagarono offrendo il loro corpo, gli uomini con tutto ciò che possedevano. Le Nazioni Unite portano ancora addosso "la vergogna" per non aver agito contro il genocidio in Ruanda.




Questo breve elenco di recenti atrocità potrebbe essere molto più vasto ed allungarsi a ritroso per migliaia di anni. L'uomo moderno si definisce "civile" forse in base agli elettrodomestici, alle navi, agli aerei, alle missioni spaziali, ai sofisticatissimi armamenti, alle medicine o alle automobili che circolano sulle strade del pianeta, per principi morali e dignità, sicuramente non lo è.

L'uomo non è eterno, gli atomi che compongono il nostro corpo lo sono.


Ogni atomo del corpo umano viene da una stella che è esplosa, spargendo nello spazio tutti gli elementi di cui è composta.
Gli atomi sparsi per il cosmo si aggregano a formare oggetti cosmici, sempre uguali e sempre diversi, secondo le condizioni ambientali e le peculiarità e quantità di sostanze presenti nelle aggregazioni. Talvolta, su un oggetto cosmico, si creano le condizioni ambientali adatte alla nascita, aggregazione e sviluppo di sostanza biologica elementare che chiamiamo vita. Le interazioni sostanza-ambiente ambiente-sostanza operano anche la trasformazione reciproca tra sostanza inerte e biologica, l'energia è il catalizzatore, l'ambiente è l'elemento che crea diversità, il tempo è l'altro elemento che interviene, ma non è significativo, perchè il tempo è infinito. Nasce così la vita nelle sue varie forme e dimensioni, essa si evolve adattandosi all'ambiente, lo trasforma a suo uso e consumo, ma viene contemporaneamente trasformata dall'ambiente stesso al quale si adatta. Le combinazioni, sia di materia inerte che biologica, sono tante quante sono le dimensioni dell'universo, ovvero infinite. La legge universale della "continua trasformazione" segue lo schema: nascita> sviluppo> morte finalizzata alla rinascita, è un circolo chiuso e ripetitivo, che si forma e si disfa per riformarsi e che si perpetua all'infinito. Le particelle che formano la materia sono eterne perchè si trasformano in altre e si combinano. Così come l'infinito al quale apparteniamo, siamo eterni perchè inconsumabili, la forma varia, la sostanza no. L'idea di dover morire non piace a nessuno, perché? Oltre alla certezza di dover morire ne abbiamo soltanto un altra: che siamo vivi. "Cogito ergo sum".

14 aprile 2014

Oggi mi sento, un po' filosofo. I miei tre distinti pensierini del giorno:



1) L'esempio di San Francesco d'Assisi, è rimasto inascoltato. Non so se questo sia giusto o sbagliato, so che l'unica certezza è la vita che viviamo, che l'egoismo è male e l'amore è bene, che non è il denaro a dare un poco di felicità, ma l'amore dato e ricevuto.
2) Ciò che più mi affascina dell'universo, sono i semi e l'acqua, che insieme trasformano la materia inerte in quella biologica, che a sua volta si trasforma in inerte, chiudendo così il circolo della "continua trasformazione". Quest'ultima, sembra essere la "condizione" di esistenza dell'universo.
3) La vita riesce unicamente a perpetuarsi; in quella umana, la mancanza della capacità di "creare", trova nella morte una conseguente logica, la loro complementarietà è innegabile.

9 aprile 2014

Evoluzione del pianeta Terra dopo la nascita del sitema solare.

Il solo conoscere alcune fasi dell'evoluzione del nostro meraviglioso pianeta Terra, affascina un po' tutti noi.
Quando si formò il sistema solare con tutti i suoi pianeti, tutta la superficie della Terrà era un enorme vulcano attivo. Nel corso dei successivi millenni, il graduale raffreddamento della crosta terrestre, liberò nello spazio attorno al pianeta, vapor d'acqua, che formò nel cielo un gigantesco sistema nuvoloso che avvolse il pianeta.  Cominciò la pioggia, che durò molti millenni fino a creare l'acqua dei fiumi, degli oceani e dei mari. Quell'acqua è solo la metà circa di tutta quella presente oggi sul pianeta, l'altra metà la portarono le innumerevoli comete che per tanti millenni caddero sulla terra. L'acqua delle comete portò i semi della vita marina e terrestre. Dentro l'acqua marina si formò prima il plancton ed al suo interno le diatomee, che sono organismi in grado di sintetizzare sostanza organica a partire dalle sostanze inorganiche disciolte, utilizzando la radiazione solare come fonte di energia, nacque così il fitoplancton, che si trova alla base della catena alimentare nella stragrande maggioranza degli ecosistemi acquatici. Il fitoplancton produce inoltre circa la metà dell'ossigeno totale prodotto dagli organismi vegetali della Terra. Sulle terre emerse, ormai sufficientemente raffreddate, comparve la prima vegetazione e dopo fu la volta dei primi antenati degli animali presenti oggi. Tuttavia, il processo di raffreddamento planetario, non è costantemente progressivo e tanto meno unidirezionale; a partire da circa 2,7 miliardi di anni, la Terra ha subito ben 5 glaciazioni, intervallate da periodi più caldi di interglaciazione, l'ultimo periodo di glaciazione è terminato circa 10.000 anni a.c. Le cause che determinano le glaciazioni non sono certe ma probabili, ne vengono indicate 4: •la composizione dell'atmosfera, ed in particolare la quantità di biossido di carbonio (CO2) e metano (CH4), che sono con il vapore acqueo i principali gas serra; •i cambiamenti dell'orbita terrestre intorno al Sole (i cosiddetti  moti millenari della Terra) e dell'orbita del Sole intorno la Via Lattea; •la disposizione dei continenti sulla superficie terrestre; •le macchie solari, il cui numero influenza la temperatura terrestre. L'orbita della Terra non ha una grande importanza come fattore scatenante di una glaciazione, ma sembra influenzare molto il susseguirsi dei periodi glaciali e interglaciali all'interno dell'attuale glaciazione. L'uomo potrebbe essere il responsabile unicamente della prima ipotesi, ammesso e non concesso che prima di 2,7 miliardi di anni esistessero condizioni adatte a sostenerne la vita umana e che questa possa essere ciclica, le tre ipotesi successive escludono totalmente il possibile intervento umano. Il mondo dei dinosauri, che da sempre affascina l'uomo, iniziò 225 milioni d'anni fa e terminò 65 milioni d'anni fa. Più che le ipotesi sulle cause che determinarono la loro scomparsa, trovo oltremodo interessante che dopo l'era dei dinosauri, che dominarono la Terra per 160 milioni d'anni, i mammiferi poterono in seguito prendere il loro posto nella nicchia ecologica lasciata libera. Tra i dinosauri e l'uomo, non c'è stata evoluzione interdipendente o interazione ecologica, essendo comparso l'uno dopo la scomparsa degli altri. Si potrebbe quindi ipotizzare la progressione di varie specie animali compatibili con l'ecosistema, indipendenti una dall'altra e vissute in periodi diversi della vita del pianeta. Identica ipotesi potrebbe essere fatta per qualunque pianeta sul quale impattano le comete sparse per l'intero universo, è esattamente questa l'affascinante ipotesi della Panspermia. Riporto quindi seguito ed integralmente il pensiero di Hermann Ludwig Ferdinand von Helmholtz (Potsdam, 31 agosto 1821 – Berlino-Charlottenburg, 8 settembre 1894), medico, fisiologo e fisico tedesco: « Una volta che tutti i nostri tentativi di ottenere materia vivente da materia inanimata risultino vani, a me pare rientri in una procedura scientifica pienamente corretta il domandarsi se la vita abbia in realtà mai avuto un'origine, se non sia vecchia quanto la materia stessa, e se le spore non possano essere state trasportate da un pianeta all'altro ed abbiano attecchito laddove abbiano trovato terreno fertile. » Questa ipotesi avvalorerebbe l'altra, secondo la quale nulla è immutabile e l'esistenza stessa dell'universo sarebbe unicamente possibile se quest'ultimo fosse in continua trasformazione, come in effetti avviene.

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