15 maggio 2013

Crisi dell'Italia - la soluzione per uscirne è sotto gli occhi di tutti - basta volerlo.

A costo di apparire catastrofista, ma non lo sono, dico qui come la vedo oggi 15 Maggio 2013.
In Italia, oggi, mancano Statisti capaci di tenere ben fermo il timone del Governo e seguire una rotta di sicura salvezza.
La maggioranza dei politici tenta di coprire la propria inadeguatezza a governare la crisi dell'Italia, complice inconsapevole l'informazione dei media, banalizzando con argomenti di distrazione di massa.
-l'IMU (una goccia nel mare) va abolita o ridotta?
-al PD allo sfascio, serve un presidente o un segretario?
-Berlusconi, per i reati ascrittigli, è colpevole o innocente?
-il M5S dovrebbe partecipare o stare a guardare?
-questo Governo durerà giorni, mesi o anni?
Intanto la disperazione ha raggiunto livelli tali da indurre persone a rinunciare al bene supremo, la vita!
Sono in tanti, anche troppi, che propongono soluzioni ai problemi socio-economici del paese, omettendo di indicare le coperture finanziarie, intendo riferirmi alle coperture finanziarie certe; in macanza di queste, sono tutte baggianate!
Proseguendo "questo" cammino, il prossimo passo .... ci precipiterà dentro al baratro dell'anarchia.

Nella situazione attuale, è fin troppo facile criticare senza indicare possibili soluzioni, esse sono sotto gli occhi di tutti; per quanto possa valere, dico la mia.
Priorità assoluta. 
-Subitio una nuova legge elettorale, che renda governabile il paese ove si rendesse necessario tornare al voto.
-Dimezzamento del numero dei parlamentari e trasformazione del Senato in Camera delle Regioni, evitando che i disegni di leggele in discussione rimbalzino tra le due Camere.
-Applicazione immediata del metodo Barbuto in tutti i Tribunali dello Stato; Barbuto è il presidente del Tribunale di Torino che ha avuto la   menzione speciale dalla Commissione europea e dal Consiglio d'Europa per aver velocizzato i processi civili nel Tribunale da Lui presieduto.
-Abolizione temporanea degli acquisti di armamenti e ritiro immediato di tutti i militari italiani all'estero; se i miei fgli "muoiono" di fame, non ha  alcun senso che io provveda alla sicurezza o all'incolumità dei figli degli altri.
-Abolizione delle auto blu (lasciare solo quelle per l'accoglienza a Capi di Stato ed altissime personalità straniere in visita istituzionale).
-Dimezzamento di: rimborsi elettorali, scorte, stipendi e diarie delle cariche pubbliche, spesa Viminale, Quirinale e soprattutto del Parlamento.
-Abolizione delle Province, tutte.
-Vendita di parte del patrimonio pubblico non utilizzato o dismesso, caserme etc.
-Abolizione immediata degli enti inutili, esempio: Ente Ponte sullo Stretto di Messina, Comunità Montane e altri. Difficile anche solo individuarli  tutti.
-Obbligo di acquisti centralizzati da parte delle ASL, sia beni strumentali che materiali di consumo; garze e siringhe non possono costare fino a 5  volte in  più in luoghi diversi.
-Rimodulazione del costo dei rimborsi a strutture private di: analisi cliniche, strumentali, ricoveri ed interventi; uguali su tutto il territorio nazionale.
-Taglio consistente del finanziamento alle scuole private.
-Assessori Comunali, Provinciali, Regionali, Ministri, Deputati e Senatori possono percepire un unico stipendio.
-Abolizione temporanea di tutti i privilegi che lo Stato applica alla Chiesa Cattolica; l'Accordo di revisione del Concordato, concluso dall'Italia e dalla Santa Sede nel 1984, ha eliminato il principio della religione cattolica come religione di Stato. Quindi i privilegi di cui gode oggi la Chiesa    Cattolica, riconosciuti senza averne l'obbligo, discriminano tutti gli altri credi religiosi.
-Evasione fiscale, è più facile rilevare le targhe dei natanti da diporto fermi agli ormeggi o alati, che quelle delle auto di lusso in circolazione.
-Ripristino del reato penale di falso in bilancio.

Interventi aggiuntivi opzionali.
-Ripristino del merito, per tutti, in alternativa alla raccomandazione.
-Perdita della quota giornaliera di stipendio in caso di assenza, tranne causa malattia, per qualunque dipendente dello Stato, Ministri, Deputati e  Senatori compresi.
-L'indennità di pensione ai Parlamentari, venga resa proporzionale ai giorni di presenza in Parlamento, attualmente si matura dopo quattro anni,  sei mesi e un giorno di legislatura, decisamente poco.
-L'indennità di fine mandato per tutte le cariche pubbliche, deve essere subordinata ai risultati positivi conseguiti nell'esercizio della funzione, secondo il giudizio di un organismo terzo indipendente.
-Abolizione di indennità e premio di servizio ai Presidenti di Enti Pubblici con bilancio in perdita.
-Negli arbitrati, tutti, la liquidazione dell’ammontare del compenso spettante agli arbitri, non deve superare un tetto prefissato. Onde evitare il  ricorso a quell'Istituto come sostitutivo del procedimento corrente.



 

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