28 maggio 2013

LE BARRICATE EVANESCENTI.

Per la Magistratura risulta sempre molto difficile riuscire a dimostrare la volontà di una parte delle Istituzioni che, col pretesto di difendere i cittadini, hanno eretto barricate evanescenti contro mafie, eversione, evasione e ricatti delle grandi proprietà.
Alcuni corpi dello Stato, da un lato hanno combattuto le mafie conseguendo buoni risultati, dall'altro hanno provato a scendere a patti con loro dopo aver fatto "concessioni" e subìto vari attentati intimidatori. Tra le "concessioni" spicca, ed è provata, la tardiva perquisizione nell'abitazione di Totò Riina avvenuta il 2 Febbraio del 1983, mentre l'arresto risale al 15 Gennaio dello stesso anno. Nella sua deposizione, il pentito Giovanni Brusca riferisce sullo “svuotamento” dell'abitazione avvenuto nei giorni successivi all'arresto di Riina: “Il primo giorno furono portati via vestiti, fotografie, documenti che potevano interessare a loro e poi il secondo, il terzo, il quarto giorno io riferivo a Leoluca Bagarella, e Bagarella a volte si metteva a ridere soddisfatto di quello che stava accadendo, mi dissero che avevano avuto il tempo di modificare la struttura della casa, siamo riusciti a togliere tutto"; le successive indagini provarono infatti che l'abitazione, a svuotamento avvenuto, era stata addirittura ritinteggiata, tutto ciò prima della perquisizione.
Analoghe contraddizioni si riscontrano nella lotta al terrorismo, che ha visto Corpi di Polizia in prima linea a combatterlo, mentre nello stesso periodo i Servizi Segreti erano coinvolti in tutte le stragi eversive attraverso deviazioni di parte degli stessi Servizi e della Polizia di Stato (banda della uno bianca).
Le grandi proprietà industriali, dal canto loro, hanno offerto lavoro a decine di migliaia di cittadini, ma hanno tenuto sotto scacco, con la minaccia di licenziamenti e dismissioni, i Ministeri competenti spesso compiacenti, mentre parte della Magistratura, che svolgeva indagini sulle inadempienze, si distraeva volentieri. Da notare che durante lo stesso periodo venivano approvate leggi che foraggiavano le grandi proprietà con denaro pubblico.
E' di tutta evidenza la continuità di comportamento esecrabile tenuto da una parte delle Istituzioni coinvolte nei fatti citati ed in parte ancora in corso. Gli slogan di personalità politiche ed istituzionali che cantano vittoria contro mafie e malaffare, sono molto in voga ma sembrano scongiuri, il tentativo di distorcere la realtà non cambia comunque i fatti.
In particolare si è consentito alle mafie di espandersi su tutto il territorio nazionale infiltrando persino le stesse Istituzioni.
Si può riassumere affermando che la battaglia contro il potere mafioso, quello economico e l'eversione, abbia visto le Istituzioni erigere barricate evanescenti, in qualche caso ancora in piedi, e lo Stato vincere qualche battaglia ma perdere la guerra; limitarsi a citare solo alcune vittorie non rende giustizia agli eroici servitori dello Stato che hanno lasciato la vita sul campo.



26 maggio 2013

SI POTREBBE FARE MA NON SI VUOLE.

Un numero sempre maggiore di persone definisce i politici "tutti uguali", cioè cattivi politici, chi dissente sostiene che alcuni si salvano. C'è da chiedersi come stiano realmente le cose. Si cercano provvedimenti a costo zero per dare lavoro ai giovani disoccupati, nessuno però avanza proposte sensate e fattibili,
eccone una: non tassare per un anno
i datori di lavoro limitatamente alle assunzioni di giovani disoccupati assunti con contratto annuale, "assunzioni detassate".
Lo Stato monetizza comunque incassando i contributi delle nuove buste paga.
La prima probabile obiezione sarebbe: ai nuovi assunti non verrebbero versati contributi sociali, risposta: mentre adesso che contributi hanno?
Seconda obiezione: possibili licenziamenti al fine di assumere disoccupati e non pagare contributi allo Stato, risposta: prevedere che a partire dall'entrata in vigore della legge, non si possano fare "assunzioni detassate" nei due anni successivi a licenziamenti. Proroga di un anno delle assunzioni detassate sperando che la crisi non duri in eterno.
Terza obiezione: quante assunzioni detassate per ogni datore di lavoro? risposta: un artigiano che lavora da solo può assumere un solo disoccupato, gli altri soggetti possono assumerne uno ogni sei dipendenti.
Dicono che le esportazioni non siano in sofferenza, sempre che sia vero, che il problema maggiore riguarda il mercato interno, i consumi. Questo provvedimento servirebbe a creare nuovi posti di lavoro alleggerendo di fatto la pressione fiscale sui datori di lavoro, produrrebbe quindi un abbassamento dei prezzi dando ai nuovi occupati dei soldi da spendere, quindi incremento dei consumi.
Ho indicato un singolo provvedimento, piccolo e che da solo non potrebbe risolvere tutto, ma sappiamo che si può fare altro. 
Ridurre gli sprechi nella politica abbassando gli stipendi dei parlamentari, dimezzandone il numero ed eliminando accumulo di pensioni.
Nella pubblica amministrazione: eliminare totalmente le Province e gli enti inutili come le Comunità Montane, l'Ente Ponte sullo Stretto di Messina e simili.  
Nel Fisco: controlli fiscali ai proprietari di costose imbarcazioni da diporto, grossi motoscafi etc. a partire dai contrassegni di identificazione dei natanti.
Nella Sanità: acquisto centralizzato di materiali di consumo e di beni strumentali.
Catasto: adeguamento degli immobili alla tabella delle categorie catastali in base alla riqualificazione dell'ubicazione.
Vendita di parte dei beni immobili dello Stato non più utilizzati, come caserme etc.
Ma non è tutto, si potrebbe fare anche di più, ma non si vuole!

23 maggio 2013

PER NON TEMERE LA MORTE BISOGNA ESSERE ATEI ?

Tutte le specie viventi hanno la capacità di riprodursi, tale capacità consente la perpetuazione delle specie, nonostante che tutti i percorsi di esistenza dei loro singoli componenti siano destinati a concludersi.
I percorsi temporali di inizio e fine dell'esistenza, per ciascun appartenente alla propria specie, sono coincidenti; l'inizio del percorso di esistenza coincide con l'inizio del percorso che porterà alla sua fine, per poi concludersi entrambe nello stesso istante. Il percorso di esistenza degli appartenenti alla specie umana ha inizio con la vita e si conclude con la morte. Anche per l'uomo vita e morte fanno parte di un unico percorso, quindi non bisognerebbe aver paura di morire, la coscienza umana però fa la differenza e poichè la consapevolezza non implica comprensione, temere di morire è quasi inevitabile.
La filosofia umana nei confronti della morte divide gli uomini in tre categorie.
La categoria in maggioranza crede al bene, al male ed all'esistenza dell'anima che sopravvive alla morte fisica; la vita dell'anima può realizzarsi in premio, per aver rispettato precise regole scritte tendenti al bene, o dannazione per averle disattese tendendo al male, loro temono la morte perchè sanno che la natura umana è tendenzialmente incline a disattendere le regole che premiano.
Gli agnostici, rifiutando di formulare ipotesi su eventi al di fuori della capacità cognitiva umana, assumono quindi l'atteggiamento logico maggiormente coerente, ma anche loro temono la morte.
Infine gli atei, che non credono nell'esistenza dell'anima e quindi negano l'esistenza di un percorso successivo alla morte fisica, che immaginano simile ad un sonno senza risveglio, sarebbero quindi avvantaggiati nel non temere la morte?
Atei, credenti ed agnostici, pur avendo filosofie molto diverse nei confronti della vita e della morte, hanno in comune la paura del dolore, conseguenza diretta della sofferenza fisica che quasi sempre precede la fine della vita. 

15 maggio 2013

Crisi dell'Italia - la soluzione per uscirne è sotto gli occhi di tutti - basta volerlo.

A costo di apparire catastrofista, ma non lo sono, dico qui come la vedo oggi 15 Maggio 2013.
In Italia, oggi, mancano Statisti capaci di tenere ben fermo il timone del Governo e seguire una rotta di sicura salvezza.
La maggioranza dei politici tenta di coprire la propria inadeguatezza a governare la crisi dell'Italia, complice inconsapevole l'informazione dei media, banalizzando con argomenti di distrazione di massa.
-l'IMU (una goccia nel mare) va abolita o ridotta?
-al PD allo sfascio, serve un presidente o un segretario?
-Berlusconi, per i reati ascrittigli, è colpevole o innocente?
-il M5S dovrebbe partecipare o stare a guardare?
-questo Governo durerà giorni, mesi o anni?
Intanto la disperazione ha raggiunto livelli tali da indurre persone a rinunciare al bene supremo, la vita!
Sono in tanti, anche troppi, che propongono soluzioni ai problemi socio-economici del paese, omettendo di indicare le coperture finanziarie, intendo riferirmi alle coperture finanziarie certe; in macanza di queste, sono tutte baggianate!
Proseguendo "questo" cammino, il prossimo passo .... ci precipiterà dentro al baratro dell'anarchia.

Nella situazione attuale, è fin troppo facile criticare senza indicare possibili soluzioni, esse sono sotto gli occhi di tutti; per quanto possa valere, dico la mia.
Priorità assoluta. 
-Subitio una nuova legge elettorale, che renda governabile il paese ove si rendesse necessario tornare al voto.
-Dimezzamento del numero dei parlamentari e trasformazione del Senato in Camera delle Regioni, evitando che i disegni di leggele in discussione rimbalzino tra le due Camere.
-Applicazione immediata del metodo Barbuto in tutti i Tribunali dello Stato; Barbuto è il presidente del Tribunale di Torino che ha avuto la   menzione speciale dalla Commissione europea e dal Consiglio d'Europa per aver velocizzato i processi civili nel Tribunale da Lui presieduto.
-Abolizione temporanea degli acquisti di armamenti e ritiro immediato di tutti i militari italiani all'estero; se i miei fgli "muoiono" di fame, non ha  alcun senso che io provveda alla sicurezza o all'incolumità dei figli degli altri.
-Abolizione delle auto blu (lasciare solo quelle per l'accoglienza a Capi di Stato ed altissime personalità straniere in visita istituzionale).
-Dimezzamento di: rimborsi elettorali, scorte, stipendi e diarie delle cariche pubbliche, spesa Viminale, Quirinale e soprattutto del Parlamento.
-Abolizione delle Province, tutte.
-Vendita di parte del patrimonio pubblico non utilizzato o dismesso, caserme etc.
-Abolizione immediata degli enti inutili, esempio: Ente Ponte sullo Stretto di Messina, Comunità Montane e altri. Difficile anche solo individuarli  tutti.
-Obbligo di acquisti centralizzati da parte delle ASL, sia beni strumentali che materiali di consumo; garze e siringhe non possono costare fino a 5  volte in  più in luoghi diversi.
-Rimodulazione del costo dei rimborsi a strutture private di: analisi cliniche, strumentali, ricoveri ed interventi; uguali su tutto il territorio nazionale.
-Taglio consistente del finanziamento alle scuole private.
-Assessori Comunali, Provinciali, Regionali, Ministri, Deputati e Senatori possono percepire un unico stipendio.
-Abolizione temporanea di tutti i privilegi che lo Stato applica alla Chiesa Cattolica; l'Accordo di revisione del Concordato, concluso dall'Italia e dalla Santa Sede nel 1984, ha eliminato il principio della religione cattolica come religione di Stato. Quindi i privilegi di cui gode oggi la Chiesa    Cattolica, riconosciuti senza averne l'obbligo, discriminano tutti gli altri credi religiosi.
-Evasione fiscale, è più facile rilevare le targhe dei natanti da diporto fermi agli ormeggi o alati, che quelle delle auto di lusso in circolazione.
-Ripristino del reato penale di falso in bilancio.

Interventi aggiuntivi opzionali.
-Ripristino del merito, per tutti, in alternativa alla raccomandazione.
-Perdita della quota giornaliera di stipendio in caso di assenza, tranne causa malattia, per qualunque dipendente dello Stato, Ministri, Deputati e  Senatori compresi.
-L'indennità di pensione ai Parlamentari, venga resa proporzionale ai giorni di presenza in Parlamento, attualmente si matura dopo quattro anni,  sei mesi e un giorno di legislatura, decisamente poco.
-L'indennità di fine mandato per tutte le cariche pubbliche, deve essere subordinata ai risultati positivi conseguiti nell'esercizio della funzione, secondo il giudizio di un organismo terzo indipendente.
-Abolizione di indennità e premio di servizio ai Presidenti di Enti Pubblici con bilancio in perdita.
-Negli arbitrati, tutti, la liquidazione dell’ammontare del compenso spettante agli arbitri, non deve superare un tetto prefissato. Onde evitare il  ricorso a quell'Istituto come sostitutivo del procedimento corrente.



 

13 maggio 2013

L'investitura attraverso il consenso popolare non include l'irresponsabilità.

Si attui finalmente il principio di "assunzione di responsabilità" per tutte le cariche pubbliche, tranne quella di Capo dello Stato.
Nell'esercizio di governo, a tutti i livelli, qualunque proposta onerosa deve indicare la copertura finanziaria certa e mai gravare sul debito pubblico.
Ogni ministro indichi subito pubblicamente gli obiettivi che si propone di raggiungere ed i tempi entro i quali realizzarli. Se dovesse mancare gli obiettivi, il Capo dello Stato lo dichiari decaduto dalla carica ed il Capo del Governo nomini il successore.
Analoga logica venga applicata alle altre cariche pubbliche.
 

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