24 gennaio 2013

IL LAPSUS DI EINSTEIN.

Quel grande uomo ha scritto: "conosco due sole cose infinite, l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima".
Lapsus: gli è sfuggita "l'ipocrisia umana"!
Nessuno può disconoscere fatti realmente accaduti nella "Storia dell'uomo" ivi compresi comportamenti condivisi da interi popoli :
(1) la pedofilia veniva considerata "normalità" durante il periodo della "civiltà dell'antica Grecia",
(2) nelle camere a gas della grande Germania si è consumato " l'olocausto del popolo ebraico",
(3) in quelli che oggi sono gli Stati Uniti d'America la schiavitù durò più di un secolo.
Tre fatti incontrovertibili per i quali tutti si indignano, ma ne esisto tanti altri.
Nessuno si compiace, ovvio, tutti si indignano come fossero soggetti terzi (marziani?).
Insistere nel dissociarsi e non voler riconoscere che fanno parte di questa umanità sia Madre Teresa di Calcutta che Hitler, è ipocrisia! L'uomo è un insieme di dottor Jekyll e signor Hyde, è così anche se non piace; pur dissociandosi sostenendo di essere diversi, continuiamo tutti a far parte di questa stessa umanità.
Un cane che non abbaia e cammina dritto sulle gambe posteriori sarà sempre un cane.
Occorre accettare la realtà e riconoscerla come tale, diversamente non cambierà mai nulla. Dottor Jekill e signor Hyde coesistono in tutti noi, non sempre si manifestano entrambe ma così è, riconoscerlo sarà sempre tardivo ma ci consentirà di sceglie a quale dei due ci sforzeremo di tendere.

Una molto personale considerazione:
è vero, esistono i buoni ed i cattivi forse perchè la loro indole è diversa, ma il luogo di nascita determina condizioni ambientali anche opposte per ciascuno di noi, esse segnano la nostra vita. Lo stesso soggetto, nascendo tra un popolo della foresta amazonica o dell'Africa nera, oppure al centro di Londra o di New York, avrebbe formazione culturale e psicologica non confrontabile e svilupperebbe personalità totalmente diversa. L'indole soggettiva esiste sin dalla nascita, ma l'ambiente potrebbe modificarla non poco. Oltre a distinguere gli uomini tra buoni e cattivi , bisognerebbe aggiungere:  "la fortuna" non è uguale per tutti.



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