1 novembre 2009

L’AMORE IDEALE



Il nostro cervello, per formulare giudizi su persone, fatti, situazioni o sentimenti, confronta ogni fatto reale con il corrispettivo “modello”, presente nella memoria residente come “modello ideale”.

Esiste infatti, per ciascuno di noi, un modello ideale per ogni cosa, bellezza, informazione, amore, morale etc.

Il modello ideale dell’amore è il nostro primo amore, ovvero quello ricevuto dalla madre, sincero, totale, disinteressato, che non chiede reciprocità.

E’ veramente difficile incontrare qualcuno che riesca a darci amore che sia confrontabile, alla pari, col modello ideale, ovvero l’amore materno, ma è molto facile rimanere delusi, quanto più l’uno si discosta dall’altro.

Quanto detto, suggerisce due semplici considerazioni: 1 - non è lecito aspettarsi di incontrare l’amore ideale, esso esiste unicamente tra madre e figli; 2 - se nel vostro rapporto d’amore, il confronto col vostro modello ideale non regge, chiedetevi quanto, per l’altro, voi riuscite ad avvicinarvi al suo modello ideale.

Già così è abbastanza complicato, ma occorre tener conto di un ulteriore elemento: qualunque sia l’intensità dell’amore che lega una coppia, la libertà di ciascuno rimane tal quale, nonostante ogni buon proposito di volerne fare a meno, ovvero: non tradisci se non vuoi, ma puoi.

L’amore quasi sempre non è quello ideale, per ogni componente della coppia esistono spazi di libertà, e le alternative non mancano.

Ai giorni nostri, il vincolo del matrimonio non rappresenta più il collante della coppia. Se esistono figli, neppure loro rappresentano la priorità, i divorzi infatti avvengono anche in presenza di figli. L’amore ideale (madre-figli) tende ad attenuarsi, perché sono intervenute nuove esigenze egoistiche ed il modello ideale, delle nuove generazioni, ha una configurazione diversa dal passato. Tale modello, dell’amore ideale annacquato, porta facilmente i giovani a confondere un amore qualunque col grande amore, ovvero quello da suggellare col matrimonio. Molti matrimoni di oggi durano poco perché sono come il gigante coi piedi di argilla, o come la casa con le fondamenta sulla sabbia.

La cellula sociale di base, la famiglia, tende a dissolversi. Contemporaneamente, si comincia a notare l’evanescenza dei “valori” ed il decadimento della “moralità”. La mancanza di lavoro, la conseguente incertezza del futuro, hanno modificato le tre molle che da sempre muovono il mondo: sesso, potere e soldi, in “tutto e subito”, del prezzo da pagare poco importa.

Chiunque guarda al futuro, capisce che è difficilissimo prevedere gli sviluppi del presente, perché rapidi mutamenti coinvolgono ogni aspetto della vita umana, questo non è mai avvenuto prima d’ora. Per la prima volta nella storia umana sta cambiando davvero tutto e molto rapidamente.

Le malattie incurabili incalzano, l’inquinamento di acqua, aria e cibo si somma alle modificazioni climatiche. Guerre e genocidi non tendono a diminuire, la povertà e la fame sono in aumento. L’integralismo e le guerre di religione tengono bene il passo, l’auto sterminio dell’umanità, con armi atomiche o chimiche, è sempre dietro l’angolo. La politica ed i suoi scandali non mostrano miglioramenti, l’economia mondiale è sempre più fragile. I confini degli stati hanno sempre meno significato, le invasioni in armi sono state sostituite da migrazioni pacifiche e non meno problematiche, l’integrazione è un serio problema, oggi più che mai. La facilità con cui ognuno può spostarsi, da un punto all’altro del pianeta, favorisce la trasmissione di malattie nuove, per le quali il sistema immunitario non ha predisposto difese. Virus, batteri e parassiti resistono sempre meglio ad antibiotici e pesticidi (anche essi sono vivi, quindi rispondono al primo imperativo della vita : adattati. Il sistema immunitario, di un numero sempre maggiore di individui, va in tilt perché non riesce a gestire adeguatamente il numero enorme di sostanze nuove che è costretto a neutralizzare per difendere l’organismo, in tutto ciò, altro ruolo importante gioca il poco conosciuto distress (leggi il post: “Chi deprime il S.I.”). La sempre più rapida circolazione planetaria di uomini e merci ha già messo in ginocchio la capacità, di controllo e gestione del fenomeno, di molti paesi. La diffusione e circolazione delle droghe tende vertiginosamente ad aumentare. Le mafie si sono profondamente infiltrate nell’economia e nelle istituzioni di molti paesi.

Alcuni dei problemi indicati hanno sempre fatto parte della storia umana e, bene o male, sono sempre stati risolti. Altri sono sicuramente nuovi e di non facile soluzione, ma ciò che realmente scoraggia è il fatto che mai l’umanità è stata chiamata a risolvere, tutti insieme, tanti problemi; sulle reali capacità di messa in atto di possibili soluzioni è legittimo avere più di qualche dubbio.

I catastrofisti evidenziano il fatto che è impossibile risolvere, tutti insieme, questi problemi. La logica dice che le soluzioni esistono, mentre la storia umana dimostra che non è necessario risolverli contemporaneamente.

E’ importante prendere atto della reale necessità di dover far fronte ai problemi citati e trovare adeguate soluzioni in tempo utile. Un detto del mio paese recita: “mentri u medicu studia u malatu sinni va”, ovvero: “mentre il medico studia (il caso) il malato muore.


Commenti:
kuesto blog fa skifo!!!!!!!!!!!!e sai perckè?perkè è troppo skritto!insomma,mettici più immagini!!
 
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