10 novembre 2009

AMORE, SESSO E PROCREAZIONE

I cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto, coinvolgono cinque diverse parti del corpo che inviano i loro segnali al cervello e contribuiscono a realizzare il sistema di supporto vitale. La stessa cosa fanno i genitali, con una funzione aggiuntiva, senza però venire considerati e riconosciuti come uno degli organi del senso. Il mancato riconoscimento dei genitali, come ulteriore organo del senso, quasi sicuramente dipende dalla loro diversa conformazione nei due sessi, e dalla confusione ingenerata dalla funzione aggiuntiva: la procreazione.
Immaginiamo, per un momento, che la procreazione possa avvenire mediante il bacio con la lingua, dovremmo per questo escludere quello del “gusto” dai cinque sensi?
Ci alimentiamo per soddisfare un bisogno corporale, ma anche per soddisfare il piacere del gusto, possiamo alimentarci unicamente per soddisfare un bisogno, ovvero senza provare piacere, o mangiare un cioccolatino solo per soddisfare il piacere del gusto. Questo ragionamento è perfettamente applicabile ai cinque sensi riconosciuti, aggiungendo anche il sesso, stimolati da ciascuno degli organi del senso, genitali compresi.
Si può fare sesso per provare piacere, senza procreare e senza amare, ovvero usare i genitali come un organo del senso, perché tali sono.
Si continua a confondere il sesso con l’amore, mentre basterebbe riconoscere ai genitali la funzione di organi del senso, per creare una immediata distinzione tra l’innamoramento e la scopata.
La Religione Cattolica, che conosco meglio di altre, ha sempre considerato peccato la masturbazione, per negare ai genitali il loro vero ruolo di organi del senso, ed artatamente continua a definire il sesso e l’amore come parti di una stessa cosa, confondendone volutamente ruolo e significato. Ciò è palesemente falso perché amore, sesso e procreazione sono cose perfettamente distinte dal fatto che ognuna si realizza indipendentemente dalle altre. E’ possibile fare questa affermazione soltanto da poco tempo a questa parte, grazie alla cosiddetta procreazione assistita, o meglio, inseminazione artificiale.
Vediamo di fare un po’ di chiarezza: si può fare sesso solo per provare piacere senza amore e senza procreare, procreare senza fare sesso e senza amore, amare senza procreare o fare sesso.
Ognuno dei nostri sensi viene stimolato da un organo, contribuisce al completamento del supporto vitale e, cosa non meno importante, a procurare piacere, necessario al nostro equilibrio psicologico.
E’ giunto il momento di riconoscere i genitali come “organi del senso”, con l’identico coinvolgimento emotivo, il piacere, prodotto da ciascuno degli organi che stimolano gli altri sensi.
Esiste il sesto, oltre ai cinque sensi riconosciuti, che non potremo chiamare sesto senso perché, a tale definizione, si è già dato un proprio significato. Lo chiameremo sesso e sarà uno dei sei sensi umani.
Chi volesse partecipare o contestare questo ragionamento, lo faccia senza scomodare la Teologia, perché la logica è laica.

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